LA DOPPIA MORALE DI BERLUSCONI
UNA RACCOLTA DI SUE DICHIARAZIONI IN DIFESA DEI VALORI DELLA FAMIGLIA E DELL’ETICA PUBBLICA E PRIVATA… QUANDO PARLAVA DI SACRALITA’ DELLA VITA E SI INDIGNAVA PER LE PROSTITUTE IN PERIZOMA PER STRADA
«Noi stiamo con i valori del Pontefice. Contro la sinistra che distrugge la famiglia e non rispetta i valori morali. Non se ne può più di vedere in giro tutte queste prostitute coi perizomi». (09 febbraio 2011)
Il “piano per la vita” servirà a favorire la natalità e le famiglie italiane. Il nostro obiettivo è dare pieno riconoscimento al valore per noi fondamentale della sacralità della vita. (10 ottobre 2010)
Noi crediamo nella famiglia naturale, non in quelle famiglie inventate in cui crede la sinistra. (18 settembre 2010)
Posso confermare che i valori cristiani testimoniati dal Pontefice sono sempre presenti nell’azione del Governo da me presieduto. (23 dicembre 2009)
I valori cristiani fanno parte della cultura del Paese. (23 marzo 2010)
Anche se la regola nel nostro schieramento è che su queste materie esiste libertà di coscienza, credo che riconoscere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale sia un principio che l’Onu potrebbe fare proprio, così come ha fatto sulla moratoria per la pena di morte pur dopo un lungo e non facile dibattito. (12 febbraio 2008)
La sinistra attua delle politiche che distruggono la famiglia e che non rispettano i valori morali del popolo italiano, i valori della nostra tradizione. (2 dicembre 2006)
Ho molto apprezzato il richiamo del cardinale Ruini ai grandi principi che debbono sempre ispirare e sostenere la politica. E nella stessa misura condivido il suo alto richiamo alla centralità della famiglia e ai valori della vita, ideali e principi sui quali, fin dalla sua nascita, è schierata coerentemente Forza Italia. (21 marzo 2006)
I cattolici dovrebbero votare Forza Italia perchè noi difendiamo la famiglia, la vita e crediamo nella persona umana. (10 aprile 1996)
I cattolici di sinistra sono in una contraddizione insuperabile. Non si può essere allo stesso tempo cattolici, e come tali riguardosi della dottrina della Chiesa e dei suoi insegnamenti su varie questioni, e stare invece con chi è frontalmente dall’altra parte. (12 maggio 2007)
Non credo che coscientemente un credente, un cattolico, possa dare il suo appoggio a chi manifesta queste idee contro la religione cattolica, vuole eliminare la religione dalle scuole, vuole togliere il crocifisso dalle aule, vuole cancellare l’8 per mille che liberamente gli italiani assegnano alla Chiesa e alle sue opere di bene, a chi vuole cancellare il Concordato. (5 aprile 2006)
Carissime sorelle, è trascorso ormai un anno dalla scomparsa di Eluana Englaro. Vorrei ricordarla con voi e condividere il rammarico e il dolore per non aver potuto evitare la sua morte. Vorrei soprattutto ringraziare tutte voi per la discreta e tenace testimonianza di bene e di amore che avete dato in questi anni, i gesti di cura che avete avuto per Eluana e per tutte le persone che assistete lontano dai riflettori e dal clamore in cui invece sono immerse le nostre giornate, sono un segno di carità , un esempio da seguire per me e per tutti noi che abbiamo la responsabilità di governare il nostro amato Paese. (9 febbraio 2010)
Siamo qui perchè non ci piace una mentalità che svaluta la famiglia fondata sul matrimonio e sull’amore tra un uomo e una donna, sull’educazione dei figli alla libertà e alla responsabilità . (2 dicembre 2006)
Come molti italiani, non ne posso più di vergognarmi a girare con i miei figli. Prostituzione ovunque, perizoma in mostra, e anche il resto, dappertutto, senza ritegno. (5 gennaio 2002)
Bisognerà seguire il fiume di parole di don Oreste Benzi per ricostruire persino le lacrime di commozione che il premier si sarebbe lasciato scappare davanti alle due ex prostitute, una minorenne albanese e una ventenne bulgara, che il prete di frontiera non ha esitato a far entrare a Palazzo Grazioli, timide e infagottate nei loro piumoni dal sapore adolescenziale come le scarpe da ginnastica. «Le ha guardate e si è commosso – racconterà don Benzi con la sua voce roca -. Ma le loro brutte storie no, non le ha volute ascoltare. Ha detto, invece: “Non dovete ripercorrere il vostro dolore. Capisco tutto: ho delle figlie anch’io”. E ha messo per loro dei soldi in una busta». Cinque milioni a testa, racconteranno poi le stesse ragazze. (18 gennaio 2002)
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