LA FOGNA D’EUROPA: I NAZISTELLI DELL’AFD, ESPULSI DA IDENTITÀ E DEMOCRAZIA PRIMA DELLE EUROPEE, FORMANO IL GRUPPO “LE EUROPA DELLE NAZIONI SOVRANE”
INSIEME A LORO I CECHI DI LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA DIRETTA, I POLACCHI DI KONFEDERACJA, GLI SPAGNOLI DI SE ACABÓ LA FIESTA E SOS ROMANIA… UNA FORMAZIONE DI “IMPRESENTABILI” CHE FARÀ CONCORRENZA AI NUOVI “PATRIOTI PER L’EUROPA” DI ORBAN, LE PEN E SALVINI E AI CONSERVATORI DELLA MELONI
Ancora più a destra dell’estrema destra, gli «impresentabili»: è atteso per oggi l’annuncio della formazione del gruppo «L’Europa delle nazioni sovrane», che dovrebbe dare una casa agli eurodeputati tedeschi di Alternativa per la Germania (AfD), espulsi da Identità e democrazia prima delle Europee e a cui ha chiuso di nuovo la porta la formazione dei Patrioti.
Il presidente del movimento ceco per la Libertà e la Democrazia Diretta (Spd), Tomio Okamura, ha detto ieri in conferenza stampa a Praga — riferisce il sito della radio pubblica ceca iRozhlas —, che il suo partito rappresentato da Ivan David e l’AfD formeranno un gruppo che si batterà «contro il Green deal, l’immigrazione, ma anche contro l’islamizzazione dell’Europa. Vogliamo anche che i poteri di Bruxelles ritornino il più possibile a livello nazionale».
Il partito di Okamura faceva parte dell’Id ma ha deciso di non passare con i Patrioti «infastidito dalla presenza di partiti che hanno votato per il Green Deal e che fino a poco tempo fa erano a favore dell’immigrazione».
Nella nuova formazione entreranno i polacchi di Konfederacja , gli spagnoli di Se Acabó la Fiesta (La festa è finita), i bulgari di Rinascita e Sos Romania. Per formare un gruppo servono 7 Paesi. Resta da chiarire se entrerà l’eurodeputata francese Sarah Knafo, compagna di Éric Zemmour.
I Patrioti per l’Europa hanno nominato presidente Jordan Bardella, candidato premier del Rassemblement national alle ultime elezioni in Francia e noto al Parlamento Ue per il suo assenteismo. Non c’era nemmeno lunedì (impegnato a Parigi), nel giorno della presentazione.
La demonizzazione dell’immigrazione, così come il presunto pacifismo (da leggere come filoputinismo), sono il collante del nuovo gruppo. Il suo primo vice è l’ungherese Kinga Gál di Fidesz, eurodeputata di lunga data, ha fatto il suo primo ingresso a Strasburgo nel 2004.
Poi ci sono altri sei vice. Roberto Vannacci per la Lega. Le sue posizioni contro i gay, gli immigrati/stranieri, le femministe, il Green deal sono cosa nota. La ceca Klára Dostálová di Ano ha ribadito lunedì che «i migranti sono indesiderati in enormi quantità, riducono la qualità della vita degli europei».
Della truppa dovrebbe far parte pure lui, Grzegorz Braun, il deputato polacco che l’anno scorso si lanciò con un estintore contro le candele di Hanukkah, accese nel Parlamento di Varsavia. Antisemita, anti Lgbtq+, anti aborto. Si troverebbe in perfetta sintonia coi sodali del nuovo gruppo, a destra della destra, che sarà battezzato oggi all’Eurocamera. La terza pattuglia sovranista dopo i Conservatori di Giorgia Meloni e i Patrioti di Orbán, Le Pen e Salvini. Il gruppo si chiamerà “Europa delle Nazioni Sovrane”.
La regia è dei tedeschi di Afd, accusati di simpatie neonaziste, che perfino i lepenisti non hanno voluto accogliere nella famiglia politica che si è formata l’altro ieri (non che siano stati particolarmente schizzinosi negli accessi).
Afd era già stata esclusa dalla vecchia sigla europea di Le Pen, “Id”, cioè Identità e democrazia, dopo che il loro spitzenkandidat alle Europee, Maximilian Krah, aveva raccontato a Repubblica che a suo parere non tutte le Ss sarebbero da considerare criminali. Persino Afd, dopo questa bestialità, fu costretta a scaricarlo. E oggi Krah non è iscritto alla delegazione brussellese.
Dopo settimane di trattative sottotraccia, oggi dovrebbe annunciare di avere racimolato una pattuglia sufficiente di eurodeputati, almeno 23 provenienti da 7 Paesi dell’Ue. Al momento gli unici che hanno formalizzato l’adesione sono i cechi di Svoboda a Prímá demokracie, tramite il loro leader Tomio Okamura, anti-islamico e accusato di razzismo (sui suoi manifesti gli avversari dipingevano i baffi da Hitler).
Del nuovo gruppo dovrebbe far parte, stando alle indiscrezioni, anche l’ultradestra polacca di Konfederacja, partito antisemita e filorusso, nelle cui file è stato appena eletto a Bruxelles il Braun di cui sopra, il deputato con l’estintore.
Ci sarà, salvo cambi di rotta dell’ultim’ora, anche Alvise Perez, populista-complottista spagnolo che in pochi mesi, sfruttando principalmente i social, ha tirato su un movimento capace di fare concorrenza ai neofranchisti di Vox, strizzando l’occhio ai no-vax e spargendo fake news e insulti contro gli avversari (compresa la figlia del primo ministro Sanchez). Col suo cartello “Se acabó la fiesta”, la festa è finita, che si ispira all’argentino Milei, è riuscito a eleggere 3 eurodeputati.
Anche l’unica europarlamentare francese rimasta in Reconquête, Sarah Knafo, compagna di Eric Zemmour, alla fine dovrebbe iscriversi. Così come i bulgari di Vazrazhdane (Revival), razzisti, omofobi e marcatamente putiniani, tanto da voler uscire dalla Nato e da avere spedito una delegazione a Mosca, qualche mese fa. […]
Ovviamente anche il gruppo a trazione Afd sarà escluso dagli incarichi di vertice dell’Europarlamento. Così come capiterà ai Patrioti, che Ursula von der Leyen ha deciso di non incontrare, «nemmeno se me lo chiedessero». I Conservatori invece li vedrà. E otterranno 2 presidenze di Commissione: quella del Budget ma non l’altra prevista all’inizio, che si occupa di Giustizia e migranti. Ha pesato l’alzata di scudi di Liberali e Socialisti. Il gruppo meloniano ora vorrebbe l’Agricoltura, ma forse dovrà accettare gli Affari costituzionali.
(da Corriere della Sera)
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