LA LEGA DOMENICA RISCHIA LA BATOSTA ANCHE IN ABRUZZO, DOPO LA CLAMOROSA DEBACLE IN SARDEGNA (3,7%), E PER GIORGIA MELONI NON È UNA BUONA NOTIZIA
PASSA IN FORZA ITALIA MARCO REGUZZONI, EX PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI VARESE, GIÀ CAPOGRUPPO ALLA CAMERA E DA SEMPRE VICINISSIMO A BOSSI
«La proposta di Forza Italia mi lusinga». Marco Reguzzoni, 53 anni, ex presidente della provincia di Varese e capogruppo della Lega alla Camera dal 2010 al 2012, da sempre vicinissimo a Umberto Bossi, risponde al telefono dal congresso del Ppe in Romania. L’ennesimo segnale che l’ipotesi di una sua corsa con gli azzurri alle Europee come indipendente è molto più che un rumor.
Com’è maturato questo salto?
«Ho sempre avuto come punto di riferimento il tessuto produttivo del Nord . Il Ppe è il perno attorno a cui ruota qualsiasi politica europea».
La svolta sovranista di Salvini non le piace?
«La Lega ha cambiato pelle molte volte. Qui a Bucarest mi ha colpito uno stand con lo slogan “L’Europa comincia nel mio villaggio, nella mia città, nella mia Regione”. Io sono rimasto fedele agli ideali federalisti e credo che anche l’Europa ne abbia bisogno».
Come vede il suo ex partito?
«Con un alto tasso di litigiosità interno».
Ruberà voti al Carroccio?
«Per me la politica è lavorare sul territorio».
Si è confrontato con il Senatur sull’idea di candidarsi?
«Con Bossi ho un rapporto incrollabile. Ho parlato con lui prima che con altri».
Un suo ticket con Letizia Moratti?
«È prematuro parlarne. Di certo con Letizia c’è stima reciproca: insieme portammo Expo 2015 a Milano».
(da agenzie)
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