LA LEGA PERDE LA FACCIA E PURE LA SEGRETARIA
DOPO LA LETTERA DI RACCOMANDAZIONE SU CARTA INTESTATA DELLA REGIONE LIGURIA, IL SEGRETARIO BRUZZONE PRIMA SE NE FA UN VANTO, POI CHIEDE SCUSA ….PER AVER SOSTENUTO CHE NON SA COSA FACCIA LA SEGRETERIA, ALLA FINE PERDE PURE LA COLLABORATRICE CHE SE NE VA INFURIATA… “LEGA DI LOTTA E DI RACCOMANDATE” IL NUOVO SLOGAN ELETTORALE
Quando diamo una notizia relativa al circo Barnum della Lega genovese finisce spesso che ai protagonisti, come gli attori che si esibiscono nei teatrini di periferia e che ritornano in scena per il bis, venga richiesta a gran voce una seconda puntata delle loro epiche gesta.
Sulle nostre pagine troverete infatti la prima parte della vicenda che ora riassumiamo: una azienda genovese si è vista recapitare una lettera di raccomandazione per una assunzione su carta intestata del gruppo regionale della Lega Nord, firmata dal segretario, nonchè capogruppo in Regione, Francesco Bruzzone, con tanto di logo della Regione Liguria.
Pubblicata da un giornale cittadino a cui l’aveva evidentemente “girata” una sagace mano, ne è nato un caso ed è dovuto intervenire il presidente del consiglio regionale Ronzitti per ribadire che “Bruzzone dovrebbe chiedere scusa per l’uso improprio della carta intestata e restuire i soldi del francobollo. Non è possibile che tale carta venga usata per usi diversi da quelli istituzionali: è un fatto ribadito più volte e i consiglieri lo sanno bene. Se poi c’è anche una violazione amministrativa, lo accerteranno gli uffici”.
Bruzzone il primo giorno ha ribadito che la carta era del suo gruppo e che non accettava censure, l’ha buttata sul demagogico, sostenendo “è scorrettezza andare incontro a chi cerca lavoro?”, dimenticando però che facendo pressioni danneggia chi raccomandazioni politiche non ne può vantare e creando quindi un danno ad altri.
Per buon peso ha fatto capire che non è certo l’unico a farlo (messaggio trasversale agli altri partiti).
Insomma il primo giorno la linea era quella della “Lega di lotta (al posto) e di raccomandate”.
Il secondo giorno Bruzzone cambia versione e scrive una “lettera di scuse” al presidente: “garantisco per il futuro una maggiore attenzione in merito all’uso della carta”.
Il presidente Ronzitti è soddisfatto “che il principio generale venga condiviso dal consigliere della Lega” e ribadisce che tutto ciò che ha valenza o natura privata esula dall’uso della carta intestata della Regione.
Ma non finisce qua perchè il giorno prima, per giustificarsi, il Bruzzone aveva sostenuto che la lettera di raccomandazione era un caso isolato :”io ne ho mandata una sola, cosa abbia fatto la segretaria non lo so, di richieste ne arrivano tante”.
A questo punto la segretaria è insorta e ha scritto anche lei precisando che “svolgo il mio lavoro su ordine di Bruzzone e mai di mia iniziativa”.
Al che il Bruzzone ha dovuto rettificarsi per l’ennesima volta, confermando che la sua segreteria non ha mai intrapreso iniziative proprie e pertanto ogni responsabilità è solo sua.
Finita qua?
No, la segreteria ha deciso di lasciare il gruppo offesa dal trattamento padano subito e ora a Bruzzone non resterà che esaminare i curriculum che verranno presentati da altre aspirante segretarie.
Grazie, candidato governatore del centrodestra Biasotti di aver indicato prima delle elezioni come tuo futuro vice, un candidato di tale linearità , rigore istituzionale e sensibilità politica.
Così adesso molti genovesi sanno per chi non votare.
Le uniche “raccomandate” noi preferiamo maneggiarle alle poste, dove però facciamo la fila come gli altri, numerino in mano.
Non diamo precedenza alle “prioritarie” padane.
E l’affrancatura ce la paghiamo di tasca.
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