LA LEGA SI SPACCA, BOSSI: “A ROMA VOTEREI MARCHINI”
POI ATTACCA SALVINI: “CHI NON HA ADULATORI SI VANTA DA SOLO”
Quella parte della Lega che non ha digerito la deriva populista di Salvini e le sue scelte estremiste esce allo scoperto. Non è un mistero che Zaia e Maroni non sopportino il “nuovo posizionamento” della Lega, sempre meno attenta al Nord e sempre più vicina a quella che considerano una strategia perdente di isolamento dal centrodestra nazionale.
Loro con Berlusconi avevano sempre trovato la quadra, in nome dell’esigenza comune di governare.
E stamane scende in campo in prima persona il Senatur, per anni lucido stratega della “Lega di lotta e di governo” e piazza una micidiale bordata: “A Roma tra la Meloni e Marchini chi voterei? Marchini senza ombra di dubbio”
E non contento spara un’altra raffica contro Salvini, citando un detto in dialetto bergamasco che tradotto suona così: «Chi non ha adulatori si vanta da solo».
A sua volta Berlusconi definisce il modo di fare di Salvini e Meloni un atteggiamento «incomprensibile», di gente «senza prospettive» che rischia di condannare il centrodestra alle «divisioni» e quindi alla «sconfitta» proprio ora che le Politiche si avvicinano.
Chi lo ha sentito per telefono si è sorbito soltanto sfoghi contro Matteo Salvini e quei suoi continui «affronti» che, a suo dire, non porteranno da nessuna parte.
Per il Cavaliere, al contrario, il centrodestra dovrebbe ritrovare l’unità : «Io sono sicuro e così risulta da tutti i sondaggi che Matteo Renzi perderà il referendum di ottobre e, di conseguenza, dovrà dimettersi, visto che lo ha detto chiaramente e non lo ha mai eletto nessuno. Questo significa che si andrà a votare prestissimo. Però, così divisi, faremo vincere i grillini…» ha concluso amaro.
E nella faida dei «fratelli coltelli» ci mette lo zampino anche Gianfranco Fini: «Meloni non vuole fare il sindaco, utilizza la corsa per il Campidoglio come trampolino per altro. Non ci si improvvisa sindaco, Meloni credo che non conosca neanche una delibera. Marchini è un candidato credibile perchè conosce l’amministrazione comunale».
(da agenzie)
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