LA LEGA VUOLE L’ESAME DI DIALETTO PER I PROF, NOI LA PERIZIA PSICHIATRICA PER I LEGHISTI
SECONDO LA LEGA “I TITOLI DI STUDIO DEI DOCENTI NON GARANTISCONO OMOGENEITA’ E SPESSO RISULTANO COMPRATI: DEVONO INOLTRE CONOSCERE IL DIALETTO LOCALE… E’ POSSIBILE CHE LA MAGGIOR PARTE SIANO MERIDIONALI ?”… DURO RICHIAMO DI FINI AL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE… MA CHIAMATE IL 118 E DISPONETENE IL RICOVERO COATTIVO, SI FA PRIMA… ALTRO CHE PURI E DURI: ECCO I NOMI DEI BOIARDI DI STATO PIAZZATI DALLA LEGA
I titoli di studio degli insegnanti italiani? Secondo la Lega “non garantiscono un’omogeneità di fondo e spesso risultano comprati, pertanto non costituiscono affatto una garanzia sull’adeguatezza dell’insegnante”.
Chissà come mai allora sono così tanti i laureati del nord che vanno a sostenere certi esami di Stato al sud, magari per diventare avvocati ( vero Gelmini?): forse che si vogliano così “comprare” a buon prezzo una professione? Saranno poi adeguati tutti questi avvocati lombardo-veneti che sono andati a passare l’esame a Catanzaro?
Chi lo sa… qualcuno di comprare e vendere marchi se ne intende… di aprire e chiudere banche in fallimento pure… di gestire giochi d’azzardo anche… di far pagare corsi di equitazione inesistenti alla regione Lombardia pure.
Ma che bella rognosa famigliola quella che fa le pulci agli insegnanti meridionali, rei di insegnare al nord perchè i posti sono vacanti: vogliono sentirli parlare in dialetto perchè è decisivo per sceglierli “la conoscenza della lingua, della tradizione e della storia delle regioni dove si vuole insegnare”. Ma a nostro avviso occorrerebbe anche che i figli dei leghisti fossero obbligati a presentare, all’atto dell’iscrizione a scuola, la cartella clinica dei genitori, una perizia psichiatrica degli stessi, aggiornata, un quadro sanitario di almeno tre generazioni precedenti che indichi le malattie mentali accusate dagli avi e la loro incidenza ereditaria, le malattie sessuali trasmesse, la conoscenza della lingua italiana senza emettere rutti, la prova ogni mattina del palloncino alcolico e la disinfestazione dei locali frequentati.
A quel punto possono ascoltare il docente di italiano di Brindisi parlare in stretto dialetto nordista. La proposta della Lega in commissione cultura alla Camera è motivata dal fatto “che non è possibile che la maggior parte dei professori che insegnano al nord siano meridionali”.
Un piccolo dettaglio che sfugge a molti: per decenni se non ci fossero stati gli insegnanti del Sud a coprire le cattedre di certe province del Nord, molti leghisti sarebbero ancora più ignoranti di quello che sono, il che è tutto dire.
Perchè i signorini fighetti del Nord “schifavano” di insegnare e le graduatorie erano vuote, loro preferivano andavano a fare gli operai e poi il secondo lavoro, e poi il terzo… perchè altrimenti il Mercedes come potevano ostentarlo a 25 anni?
Contano i soldi, cosa volete che sia la cultura, che ve ne frega se gli insegnanti non parlano in dialetto, suvvia, la scuola è tempo perso, leggere fa male agli occhi e per ragionare bisognerebbe avere prima il cervello. Non fa per voi, insomma.
Capisco che ne facciate una battaglia “identitaria”, siamo d’accordo, giusto che restiate tra di voi, mai ci piacerebbe, frequentandovi, assomigliarvi minimamente.
E poi non ci piace la vostra Padagna del magna magna, anche se vi spacciate per duri e puri. Vogliamo dare un’occhiata a come vi siete ben inseriti nella Roma ladrona?
Vogliamo vedere un po’ quanti boiardi di Stato avete piazzato lottizzando i posti di potere come accadeva nella Prima Repubblica?
Certo allora Bossi bonfonchiava nell’estrema sinistra e Maroni pure, ma i metodi democristiani li avete assimilati bene…
Su, vediamo se li conoscete questi nomi, sistemati nei posti di potere con remunerazioni adeguate. Sono tutti leghisti nominati in via Bellerio, senza che vi facesse schifo mischiarvi con i ladri romani.
Giuseppe Bonomi, ex Cda dell’Anas, attualmente presidente dell’aeroporto della Malpensa, Antonio Marano direttore di Raidue e Giovanna Bianchi Clerici cda della Rai, Mario Fabio Sartori presidente dell’Inail, Leonardo Carioni nel consiglio della Soge che gestisce Expo’ 2015, Massimo Giordano nel cda di Alenia Aeronautica, società di Finmeccanica, Attilio Sneck, presidente dell’Autostrada Brescia Padova, Roberto Cadonati nel cda di Cinecittà Luce.
Potremmo continuare con i dirigenti Asl nelle regioni del Nord, o quelli dell’edilizia popolare dell’Aler che sono decine e decine.
O con tanti “consulenti” che sono diventati dirigenti del Pirellone o che collaborano alla Sanità lombarda o che hanno un incarico di rilievo al Ministero dello Sviluppo Economico.
Come vedete, con l’italiano magari i leghisti se la cavano male, col dialetto sicuramente meglio, ma nella lottizzazione non sono secondi a nessuno.
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