LA MELONI INCIAMPA SU GOFFREDO MAMELI: LA NOMENKLATURA LOCALE LE FA DEPORRE LA CORONA D’ALLORO NEL POSTO SBAGLIATO
INVECE CHE NEL LUOGO DOVE L’AUTORE DI FRATELLI D’ITALIA E’ NATO, LA PORTANO IN QUELLO DOVE E’ VISSUTO PER QUALCHE TEMPO… E LEI ABBOCCA: “QUELLA DOVE E’ NATO E’ OCCUPATA DAI CENTRI SOCIALI, UNA COSA FOLLE”… MA NON E’ VERO, PERSINO LA POLIZIA SMENTISCE
La vicenda che andiamo a raccontare brevemente ha dei risvolti grotteschi per non dire umoristici, perfettamente in linea con i personaggi interpreti della piece teatrale.
Giorgia Meloni fa visita a Genova, anche per discutere con Toti su chi designare come candidato del centrodestra alle prossime comunali.
La nomeklatura locale composta principalmente da ex di qualcosa (da An a Forza Italia, passando per La Destra) che già sentono profumo di poltrone con un partito quotato intorno al 4-5% a livello nazionale, mette a punto il programma della visita.
E una brevissima passeggiata da Piazza De Ferrari a Piazza San Lorenzo (100 metri) permette alla processione votiva di mettersi in posa uso foto-ricordo per la stampa locale.
La meta è largo Sanguineti dove si conclude il rito, attraverso la colocazione di una corona in ricordo di Goffredo Mameli, autore dell’inno nazionale Fratelli d’Italia.
E qui cominciano i problemi: solitamente si omaggia la casa natale del celebrando, nello specifico Goffredo non è nato nel luogo dove è stata condotta la Meloni, ma in via San Bernardo al civico 30 (vedi foto).
Solo successivamente la famiglia si trasferì per un periodo in quella che allora si chiamava piazza san Genesio, corrispondente all’attuale largo Sanguineti.
Peraltro la Meloni era informata perchè ai giornalisti ha dichiarato: «Oggi siamo stati sotto la casa nella quale visse Goffredo Mameli perchè mi dicono che quella nella quale nacque è occupata dai centri sociali, una cosa francamente folle».
E qui siamo alle comiche finali, perchè nessun centro sociale occupa i locali di via San Bernardo 30 e la segretaria di Fdi viene pure smentita dalla Questura.
In altre parole, nessuno le avrebbe impedito di deporre la corona nel luogo più consono, ovvero la vera casa natale di Goffredo Mameli.
Quale il motivo del depistaggio da parte della nomeklatura locale?
Forse via San Bernardo, essendo più stretta, non avrebbe permesso a tutti i dirigenti di rimanere immortalati nella foto ricordo?
L’Italia s’è desta, ma tanti fratelli sono ancora in sonno.
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