LA NAVE LIBRA NAVIGA VERSO L’ALBANIA CON 8 MIGRANTI A BORDO (LA META’ DELLA PRIMA VOLTA): FALLITO IL RASTRELLAMENTO CHE AVREBBE DOVUTO RAGGIUNGERE QUOTA 40 PERSONE (NON LI HANNO TROVATI)
COLPISCE IL NUMERO INSIGNIFICANTE DI NAUFRAGHI MENTRE A LAMPEDUSA NEGLI STESSI GIORNI CI SONO STATI OLTRE MILLE ARRIVI
Fallito anche il tentativo del governo Meloni di radunare un gruppo più numeroso di persone da trasferire in Albania. La nave Libra è in navigazione verso il porto di Shengjin con otto migranti a bordo, la metà della prima volta. Secondo le intenzioni dell’esecutivo la.nave avrebbe dovuto attendere fino a recuperare almeno 30-40 persone ma dopo due giorni aspettare ancora con delle persone a bordo sarebbe stato un abuso impossibile da giustificare.
L’arrivo del pattugliatore della Marina militare è previsto per la mattinata di domani, giovedì 7 novembre. I migranti sono stati intercettati e soccorsi lunedì scorso in acque internazionali a sud di Lampedusa dalle autorità italiane. I migranti saranno portati prima nell’hotspot di Schengjin, dove saranno definite le procedure di identificazione, e poi quelli che verranno sottoposti al trattenimento, saranno trasferiti nel centro di Gjader per il rimpatrio.
«Colpisce vedere che la seconda operazione Albania parte con un numero veramente insignificante di naufraghi mentre a Lampedusa negli stessi giorni ci sono stati oltre mille arrivi e senza che nessuna delle problematiche giuridiche che sono state sollevate dai tribunali italiani abbia trovato soluzione.- afferma Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio italiano di solidarietà-Ufficio rifugiati onlus di Trieste –
Sia il tribunale di Catania che quello di Roma, pur nella diversità delle decisioni (disapplicazione della legge interna o rinvio alla Corte di Giustizia) hanno affermato lo stesso principio ovvero che la decisione del governo di dichiarare alcuni paesi di origine sicuri sicuri per legge non solleva i giudici dall’obbligo di verificare in concreto se lo sono per quelle specifiche persone che chiedono asilo».
(da La Stampa)
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