LA NUGNES LASCIA IL M5S: “RINNEGATA LA STORIA DEL M5S”
“QUALSIASI CRITICA VIENE INASCOLTATA, LA RESA ALLA LEGA CI E’ COSTATA SEI MILIONI DI VOTI”
Era nell’aria da mesi. Paola Nugnes, senatrice del M5s, è da un anno che contesta le politiche grilline in favore dell’alleato Salvini. Per la dissidente, che in non poche occasioni ha votato contro il suo gruppo parlamentare, è arrivato il momento di abbandonare definitivamente una parte politica che non la rappresenta più.
“Al giro di boa di un anno di governo devo constatare che qualsiasi critica costruttiva è diventata impossibile. Ogni aspetto della vita del Movimento, dentro e fuori dal parlamento, è sottoposto alla volontà del capo politico e per questo, dopo più di dieci anni, lascio i 5 Stelle”. Lo annuncia in una intervista a ‘Il Manifesto’.
“Ho fatto tutti i passi necessari perchè avvenga in modo indolore – spiega Nugnes -, dall`altro lato ho ricevuto solo silenzio. Se il mio modo di agire è stato interpretato come una debolezza, sappiano che combatterò. Ci sono diverse sentenze avverse al Movimento. Nel passaggio dallo statuto del 2009 a quello del 2017 non sono stati chiari con noi e il tribunale di Genova ha stabilito che gli statuti confliggono. Ce ne siamo accorti in ritardo, ci fidavamo. Del resto, tutti i problemi derivano dalla torsione imposta nel 2017, con la delega in bianco al capo politico. Inclusa la perdita di 6 milioni di voti nell`abbraccio con la Lega”.
Adesso, afferma, “andrò tra gli indipendenti, se non riuscirò a incidere darò le dimissioni. È giusto rimanere a lottare anche per bloccare le ipotesi di riforma dello stesso parlamento. Riduzione nel numero degli eletti e del loro stipendio, a fronte di nessuna modifica per i ministeri significa rafforzare l`esecutivo a scapito del legislativo e della rappresentanza popolare. È una svolta autoritaria, funzionale anche a certe politiche che pure abbiamo sempre avversato, come sacrificare l`ambiente per progetti come il Tap”.
(da Globalist)
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