LA POLITICA DELLA SICUREZZA FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI: MARONI TORNI A SUONARE IL TAMBURELLO, FAREBBE MENO DANNI
LAMPEDUSA INSORGE CONTRO LA POLITICA DELLA LEGA, LA MARAVENTANO FINISCE PROTETTA DAI CARABINIERI… A ROMA STRUPRI DA PARTE DI CLANDESTINI IN LIBERTA’… MA CHE 30.000 MILITARI, SILVIO… INVECE CHE TAGLIARE I FONDI ALLE FORZE DELL’ORDINE DI 3,7 MILIARDI, BISOGNAVA AUMENTARLI …ORA GLI STESSI SOLDI SUFFICIENTI PER ASSUMERE 7.000 TRA CARABINIERI E POLIZIOTTI… MANDA PURE MARONI A TUNISI, MA PER FARCELO RESTARE
Ci risiamo, anzi diciamo che forse per la prima volta il governo, sul tema sicurezza, è in fortissime difficoltà e risulta fin troppo evidente, purtroppo, che non sa che pesci prendere.
Berlusconi si sta rendendo contro che aver affidato il Ministero dell’Interno a un uomo della Lega ha solo prodotti danni, sia di immagine internazionale che di sostanza interna.
Se esiste un ministero delicato, in cui occorre coniugare toni bassi e misure sostanziali, è quello degli Interni. Siamo invece arrivati a sparare quotidianamente annunci, promesse mai mantenute, proclami irrealizzabili, solo per far vedere alla propria base elettorale che ora prevaleva “la linea dura”, come un piazzista di voti, invece che un ministro della Repubblica.
I risultati parlano da soli: aumento degli sbarchi dei clandestini, rimpatri sempre rinviati al giorno dopo, chiacchiere tante, ora anche l’insurrezione dei cittadini di Lampedusa.
Iniziamo da qua. Lampedusa vota centrodestra e ha un sindaco di centrodestra. Già hanno un centro di prima accoglienza e convivono con migliaia di disperati, con danno al turismo.
Facciamo parlare i dati: nel 2006 i turisti erano stati 199.000, nel 2007 187.000, nel 2008 180.000, un calo continuo.
Sapete dove finiscono le carrette del mare che sbarcano i clandestini? Nella discarica a cielo aperto di Taccio Vecchio, rovinata completamente la vista della strada panoramica.
Problema approvvigionamento idrico: 4 navi la settimana portano l’acqua a Lampedusa, due navi vanno solo per il Cpa che dovrebbe ospitare 400 persone, al massimo 800, è arrivato a 1.900 e attualmente naviga sui 1.300.
Rete fognaria: il depuratore è sufficiente solo per 6.000 abitanti, non per quelli in eccesso del Cpa e le acque non depurate finiscono in mare.
Ecco perchè hanno ragione il sindaco e gli abitanti di Lampedusa a essere incazzati .
Hanno votato centrodestra per farsi prendere per il collo da un leghista che deve far bella figura in tv? Lampedusa deve essere luogo di smistamento, non sede di un Centro di Identificazione ed espulsione, i clandestini devono essere indirizzati in altri centri, non fatti marcire nell’ex hangar militare.
Maroni dice che altrove scapperebbero? Ma è lui il ministro degli Interni, è lui che deve non farli scappare, mica gli abitanti di Lampedusa.
Per potersi spendere la palla che “nessuno da Lampedusa arriverà a Milano, tutti saranno rimpatriati sul posto” siamo arrivati a far insorgere una popolazione di centrodestra contro il Governo dello stesso colore, roba da pazzi.
Per andare dietro a Maroni e alla “venduta” Maraventano che è riuscita a tornare a casa scortata dai carabinieri, pensa che triste fine, dal Carroccio in fiore alla camionetta dei carabinieri di protezione. Se i 1.900 clandestini si sono ridotti a Lampedusa a 1.300 negli ultimi due giorni, non è perchè sono stati rimpatriati in 600: 377 hanno avuto asilo politico e 343 sono i minori e sono stati in buona parte trasferiti nei Centri pugliesi, altro che “rimandati a casa”.
Ora inizia una trattativa con la Tunisia perchè accolga il rientro di 1.200 tunisini: chissà cosa dovremo pagare in cambio ( Libia docet) per salvare la faccia al Governo e a Maroni… Già immaginiamo il tono trionfale del suonatore di tarantella: “Abbiamo rimandato a casa i tunisini” tuonerà in Tv, e giù altri soldi dei contribuenti italiani… Tanto tra un po’ ne arriveranno altrettanti… Ma passiamo al caso stupri a Roma, per Maroni è un problema di lampadine, le strade vanno illuminate di più e tutto si risolve.
Poi Silvio ci casca e promette, nella sua solita improvvida enfasi, di passare da 3.000 a 30.000 militari nelle città . Il giorno dopo è già più scettico e dice che prima deve parlare con Napolitano (che c’entra non si sa). Ovviamente entusiasti Maroni e La Russa che non sanno più dove sbattere. Ora anche qui facciamo chiarezza con qualche dato.
In Italia il servizio militare è volontario: abbiamo 9.000 soldati già fissi in missioni estere, altri 30.000 che ruotano nei vari impegni all’estero nelle turnazioni, in totale sono 188.000, non è che ne abbiamo a vagonate ( considerate la protezione civile e i compiti d’istituto).
Poi sono stati addestrati per altri compiti, non per quelli di polizia. A parte la frase infelice di Silvio “invece che a far la guardia al deserto dei tartari… “: se si riferiva all’Afghanistan è un insulto al buon senso, là rischiano la pelle per compiti umanitari, altro che balle, se si riferiva ai 3.000 già usati in città , allora ci da ragione, servono solo come immagine, e allora perchè portarli a 30.000? Per farli vedere meglio e aumentare la “percezione di sicurezza” e basta?
Il centrodestra ha fatto troppi errori fino ad oggi, ora basta.
Arrivati al governo si doveva investire sulle forse dell’ordine, invece che tagliare di 3,7 miliardi i fondi per la sicurezza.
Secondo: con i soldi che si spenderebbero per 30.000 militari in strada si possono assumere 7.000 tra carabinieri e poliziotti in pianta stabile.
Poi la strategia completamente sballata. Ci sono 100.000 clandestini che delinquono: per stanarli, occorrono forze di intelligence, non parate militari. Occorre il controllo minuzioso del territorio, mezzi e uomini in borghese, rastrellamenti discreti, trattati internazionali di rimpatrio, far scontare le pene nei Paesi di origini, coordinamento e non conflitto permanente con la Magistratura, tavoli di lavoro bipartisan, non arroganza.
Occorre pagare gli straordinari alle forze dell’ordine, avere i soldi per far girare le auto della polizia, non tenerle in garage, le campagne vanno setacciate e tutte le baracche controllate.
La responsabilità di Prodi che non chiese una moratoria per l’entrata dei romeni in Italia e ha portato a un’invasione del nostro paese è enorme, ma esistono le leggi e i motivi di ordine pubblico per far tornare chi delinque al proprio Paese.
Ma i clandestini che delinquono bisogna trovarli prima, non dopo che hanno stuprato un’innocente ragazza: le forze armate in questo non sono adatte, non servono a nulla.
La lotta alla criminalità , insieme alle misure anti crisi, doveva essere il primo punto per il Governo, altro che cazzate come il lodo Alfano, il federalismo o le intercettazioni.
Per questo il Centrodestra o svolta verso una politica seria o col tempo finirà sepolto dalle proprie contraddizioni. Sono mesi che lo diciamo, ora persino Feltri ha scritto che “il federalismo porterà più tasse” e Mario Cervi che “sulla sicurezza vogliamo sicurezze”.
L’elettore di centrodestra esige misure di buon senso, non parole al vento. E i problemi si devono affrontare con umiltà , un tassello alla volta, ma sempre organici a un progetto globale.
Quello che per ora non si intravede minimamente.
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