LA RAGGI HA DIMENTICATO I RAGAZZI DOWN DELLA LOCANDA DEI GIRASOLI
CON TUTTI GLI IMMOBILI DI PROPRIETA’ DEL COMUNE DI ROMA, CI VUOLE TANTO A TROVARE UN LOCALE CON REGOLARE AFFITTO PER PERMETTERE AI RAGAZZI DI CONTINUARE L’ATTIVITA’ DI RISTORAZIONE?
La Locanda dei Girasoli a Roma è una di quelle realtà (e ce ne dovrebbero essere di più) che fanno davvero inclusione sociale.
Non è una semplice pizzeria dove lavorano persone Down e disabili, è un luogo che negli anni è diventato un vero e proprio centro dove istituti scolastici portano gli alunni per open day e lezioni sul bullismo e sulla scuola inclusiva per insegnare che i disabili sono persone in grado di fare le stesse cose dei “normali”, solo in maniera diversa.
Il locale, che su TripAdvisor e TheFork ha ottenuto nel corso degli anni centinaia di recensioni positive ed entusiastiche, ha un problema.
La sua ubicazione, nel quartiere del Quadraro, rende difficile la sostenibilità economica dell’impresa portata avanti da Consorzio Sintesi e dalla Cooperativa Sociale I Girasoli. Durante il fine settimana il ristorante lavora bene, ma essendo difficile da raggiungere (anche con la Metro, che la sera chiude presto) è difficile mandare avanti l’attività dal momento che dal lunedì al giovedì non ci sono abbastanza clienti.
Tutto questo si traduce in un solo possibile epilogo: la chiusura. La speranza però è quella di trovare un altro locale, in una zona più di passaggio, dove poter continuare a lavorare. In ballo non ci sono solo una ventina di posti di lavoro ma la possibilità per i dipendenti della locanda di conquistare il premio più difficile: la propria autonomia.
Da tempo i gestori della Locanda hanno lanciato appelli per scongiurare la chiusura del ristorante. Appelli a cui hanno risposto in molti.
Ad esempio Regione Lazio che si è detta disponibile ad aiutare a trovare una sistemazione alternativa e che già ha accompagnato i soci a visionare alcuni immobili. Anche la sindaca di Roma, dopo un lungo periodo di silenzio, si era detta disponibile ad aiutare la Locanda dei Girasoli. Virginia Raggi era intervenuta in diretta durante la puntata di Portobello dell’8 dicembre 2018 per promettere di impegnarsi a trovare una soluzione per quanto possibile.
Ad un mese di distanza però — fa sapere Enzo Rimicci, presidente del Consorzio Sintesi — dal Comune non si è fatto vivo nessuno. Si sono invece fatte sentire le quasi sessantamila persone che hanno firmato l’appello lanciato da Carlo Tagliabue padre di Anna Tagliabue, una delle dipendenti della Locanda su Change.org. Assieme a loro alla Locanda è arrivata la solidarietà dell’attore Paolo Ruffini, che è a Roma con il suo spettacolo Up and Down che vede in scena proprio attori con la sindrome di Down.
Anche la deputata Mara Carfagna ha annunciato che devolverà la sua indennità di funzione del mese di maggio a sostegno della ONLUS.
Ma cosa chiedono i ragazzi della Locanda dei Girasoli a Virginia Raggi? Un aiuto a trovare un nuovo spazio dove trasferire la pizzeria. «Non è una richiesta di denaro precisa» Rimicci «ma speravamo che dopo lo scandalo Affittopoli il Comune ci potesse aiutare a trovare un locale da 250/300 metri quadri in una posizione più facilmente raggiungibile in modo da garantire il fatturato e la sopravvivenza della Locanda».
Oppure si potrebbero mettere in affitto i locali sequestrati alle mafie.
Per fare questo il Comune dovrebbe prima individuare uno stabile adatto, poi eventualmente aprire un bando per l’assegnazione nel quale vengono definiti il canone e i termini del contratto. Una cosa fatta secondo la legge, senza nessun favoritismo.
Fino ad ora però dal Campidoglio — nonostante gli appelli dei partiti di opposizione — tutto tace. Fatto salvo un incontro con alcuni funzionari dell’allora assessore al Patrimonio Mazzillo nel 2017 la giunta pentastellata non sembra essersi molto interessata al caso.
La speranza è che grazie agli appelli e alle petizioni online la sindaca si ricordi della Locanda dei Girasoli, in fondo ci è stata a cena qualche mese fa.
(da “NextQuotidiano”)
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