LA RISPOSTA AGLI INFAMI SU “CHI PAGA” CAROLA: LE DONAZIONI DEI VOLONTARI PRIVATI, TRA CUI LA CHIESA PROTESTANTE TEDESCA
CAROLA PRENDE IL MINIMO SINDACALE PREVISTO E SOLO QUANDO E’ A BORDO… SALVINI FACCIA LO STESSO: PRENDA LO STIPENDIO DA MINISTRO SOLO QUANDO E’ AL VIMINALE E RESTITUISCA I 49 MILIONI FOTTUTI DALLA LEGA
Altro che «sbruffoncella pagata da chissà chi».
Giorgia Linardi, portavoce della Sea Watch, risponde senza problemi alle accuse mosse da Matteo Salvini alla capitana della Sea Watch 3 Carola Rackete che nel pomeriggio ha forzato il blocco entrando in acque italiane, e che si trova ora al largo del porto di Lampedusa dove le forze dell’ordine sono salite a bordo per verificare i documenti.
«Sullo sbruffoncella non rispondo, non mi abbasso a questi tipo di comunicazione» ha risposto Linardi interpellata dalla trasmissione di La7 Tagadà , e spiega chi è che paga Rakete.
A pagare Carola Rackete è la Ong con le donazioni fatte dai volontari.
«Il comandante ha un contratto limitato al periodo in cui si trova a bordo su base freelance» risponde Linardi, chiarendo che il capitano Carola Rackete «viene pagato il minimo indispensabile in quanto professionista»
I soldi del suo “stipendio” arrivano «dall’organizzazione Sea Watch» che a sua volta «trae i propri fondi da donatori privati».
Nessun complotto nè finanziamento strategico: «L’unico grosso donatore che abbiamo è la chiesa protestante tedesca».
E per chi avesse altri dubbi, Giorgia Linardi invita a consultare «i report annuali dell’organizzazione» o chiedere conto «all’agenzia delle entrate tedesche».
(da agenzie)
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