LA RUSSA MANDA 40 SOLDATI A GENOVA: SE SI PERDONO NEL CENTROSTORICO CHIAMATE IL NUMERO VERDE
MENTRE A VENEZIA ARRIVANO I LAGUNARI PER RESPINGERE SUL BAGNASCIUGA I VU’ CUMPRA, A GENOVA 40 SOLDATI FINALMENTE GARANTIRANNO LA SICUREZZA (SE NON SI PERDONO NEI VICOLI) … VISTO CHE GENOVA E’ LA CAPITALE DEI BORSEGGI, TRA POCO VEDREMO ANCHE GLI ALPINI SUI BUS ?… EVVAI CON LO SPOTTONE:!….COMINCIA LA CAMPAGNA ELETTORALE PER LE REGIONALI
Saranno 90 o 40? Il sindaco manifesterà ostilità o comprensione? Li sistemeremo a far la guardia al bidone di benzina dei “siti sensibili” o saremo così insensibili da destinarli ai pattuglioni nel Centro storico?
Nel caso li faremo accompagnare come badanti da polizia e carabinieri o rischieremo di perderli nel dedalo di vicoli, confidando che i cittadini impietositi chiamino il numero verde per segnalarli?
Genova da giorni si interroga sul grande evento: La Russa ha gratificato Genova dell’invio di ben 40 soldati che non saranno i 90 promessi fino a pochi giorni fa, ma sicuramente risolveranno i problemi della sicurezza nella nostra città .
Genova in verità non ha, dati alla mano, alcuna emergenza in tal senso, siamo oltre la soglia nazionale della riduzione dei reati nel 2008 rispetto all’anno precedente (11% contro 8,1%), a parte il settore borseggi dove pare si primeggi.
Non è che la cronaca nera abbia registrato casi particolarmente seriali e specifici, ma si sa.…la popolazione è anziana, ha bisogno di “percepire” il senso di sicurezza, quindi meglio lasciar loro credere che dietro il portone di casa si nasconde un rapinatore, al supermercato un maniaco tra i banchi frigo, allo stadio un attentatore terrorista che prima era andato a pregare in moschea, ai giardinetti un extracomunitario che molesta i bambini e al ristorante un musico romeno che ti sfila il portafoglio mentre guardi il culo alla cameriera.
Se venissero in città meno zingari ( in via di estinzione) ed extracomunitari, in effetti, il Centrodestra genovese poi di cosa parlerebbe?
Non vorrà mica richiedere nuove case popolari per chi vive nel bisogno, servizi pubblici efficienti, misure anticrisi, assicurare un tetto ai 1.800 barboni che dormono per strada o assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti?
Mai che il Centrodestra metta in mora la giunta di sinistra su questi argomenti, con un’azione capillare e pesante, mai che manifesti lo sdegno per un Comune incapace di trovare un tetto a tanti poveri.
Certo, si denuncia il degrado, ma come fosse un problema di ordine pubblico, non come una emergenza sociale.
Si guarda alla pulizia e al decoro delle strade, mai dell’individuo e delle coscienze.
Il buon borghese dei quartieri bene deve poter andare al Tetro dell’Opera senza che il suo olfatto e la sua vista siano disturbati dalla presenza di quattro clochard, ma chi se ne frega se in una fredda sera d’inverno quei quattro esseri umani una minestra calda l’hanno mangiata o no, vanno sloggiati.
Sono cose che non interessano più a nessuno, a destra danno fastidio, a sinistra fanno schifo.
Ora va di moda la sicurezza: a Venezia per respingere dal bagnasciuga i vu’ compra’ ( che almeno lavorano), il governo ha mandato addirittura i lagunari, la neo presidente leghista della Provincia ha aggiunto pure le guardie provinciali per non essere oscurata, anche se sono specializzati nella lotta al bracconaggio nei boschi.
Tutti sgomitano anche in Liguria, dove il Pdl in vista delle Regionali si contende con la Lega la palma delle trovate pubblicitarie.
“La Lega mette le ronde? E noi piazziamo i soldati”, ecco la raffinata strategia politica del Pdl. Immaginiamo già una campagna elettorale con candidati che si faranno fotografare chi con vicino i soldati come se fossimo in Afghanistan e non ai parchi di Nervi e chi con tre disperati che soffrono d’insonnia e vanno in giro la notte con la divisa gialla dei netturbini.
Peccato che il Pdl locale stia perdendo pezzi ( una deputata e un coordinatore prov. passati all’Udc, dopo l’addio della candidata ligure alla Europee) e il malessere imperversi tra i dirigenti. Assistiamo a una politica del tappullo, dello spot, della rendita di posizione e a nessuna idea alta, ad alcuna strategia.
Solo improvvisazione, ognuno coltiva il proprio orticello elettorale, in attesa della volata tra gli ex di Forza Italia e il drappello degli ex di An che rischiano di essere stritolati dal gioco delle preferenze.
Mentre Burlando, il presidente uscente del Pd, si muove bene: qualche mese fa non avrebbe avuto speranze di essere rieletto, ora sa che può almeno giocarsela.
Ancora qualche autogol del centrodestra e riusciranno a condannarci ad altri 5 anni letali di governo della sinistra…beh però abbiamo 40 soldati con cui scattare la foto ricordo mentre ci si imbarca per la gita a Portofino dal Porto Antico… Volete mettere la soddisfazione?
Leave a Reply