LA SANATORIA DELLE BANCARELLE
I TREDICINE RINGRAZIANO DI MAIO, NESSUNA MESSA A BANDO DELLE CONCESSIONI, CONTINUA IL MONOPOLIO DELLE BANCARELLE CHE DANNEGGIANO IL DECORO DI ROMA
Grande festa ieri alla Corte di Francia dove il sovrano assoluto ha deliberato che se ne strafrega della Bolkestein; prima il favore ai balneari che ci porterà a una procedura d’infrazione le cui multe verranno pagate da noi come per le quote latte, poi il regalo agli ambulanti: nessuna messa al bando per le licenze delle bancarelle che offuscano monumenti e disturbano il decoro di Roma.
Sono 11.533 gli ambulanti che continueranno a lavorare. Tecnicamente, nella manovra in discussione in Parlamento è stata stralciato dalla direttiva europea, approvata nel 2006, l’obbligo della messa a bando delle concessioni e dunque dei titoli per lo sfruttamento degli spazi pubblici a fini commerciali e dei beni demaniali,come le spiagge.
Gli ambulanti — quelli che vendono pentole o abbigliamento e che a Roma vengono chiamati anche “mutandari” -tirano un sospiro di sollievo perchè i loro permessi non scadranno e non saranno messi a concorso così come nella Capitale non ci sarà — almeno per il momento — una riduzione dei posteggi.
Tutto sarebbe dovuto partire dal primo gennaio 2021: per quella data il Campidoglio avrebbe dovuto produrre una riorganizzazione del settore, contare le licenze (che per anni e per generazioni si sono tramandate di padre in figlio) e ridurre i posteggi nell’ottica di un maggior ordine e di un più credibile decoro.
Per questo ieri è circolata la foto di Dino Tredicine che alza la mano, dita a V di vittoria, dopo l’approvazione della fiducia sulla Manovra del Popolo.
Racconta Il Messaggero:
C’è anche il fratello Mario, tutti a seguire da vicino, insieme a un pattuglione dell’Associazione nazionale ambulanti, la discussione che ha blindato il business dei bancarellari per gli anni a venire. Le licenze non saranno messe a gara dal Campidoglio nè dagli altri Comuni lungo lo Stivale, in barba a quanto aveva previsto l’Unione europea per evitare che le concessioni rimanessero in mano agli stessi commercianti per decenni.
(da “NextQuotidiano”)
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