LA SOLITA LOBBY DEI TASSISTI SCENDE IN PIAZZA CONTRO UBER
UNIONE CONSUMATORI: “NORMA ATTUALE IMPEDISCE QUALSIASI FORMA DI CONCORRENZA, NON E’ VERO CHE SI DANNEGGIANO I TAXISTI, SI AMPLIA SOLO L’OFFERTA INTERCETTANDO UNA NUOVA DOMANDA DI SERVIZI”
Tassisti sulle barricate contro un emendamento al decreto Milleproroghe che, è la loro accusa, favorisce il noleggio con conducente e i servizi di mobilità basati su piattaforme online come Uber.
La norma contestata, approvata mercoledì in commissione Affari costituzionali, rimanda infatti al 31 dicembre 2017 il termine entro cui il ministero dei Trasporti deve emanare il provvedimento contro l’esercizio abusivo del servizio taxi e Ncc.
La proposta di modifica, che ha come prima firma quella della senatrice Linda Lanzillotta (Pd), sospende quindi l’efficacia dell’articolo della legge quadro sul Trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea che affronta questo aspetto.
Rinviato anche il “divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi”.
Vale a dire che le auto che fanno di servizio Ncc continueranno a non essere obbligate a tornare in rimessa tra una corsa e l’altra.
Si tratta dell’undicesima proroga consecutiva, motivata, secondo i tecnici del Senato, dai “timori per la limitazione della libertà di concorrenza nel settore che la sua applicazione avrebbe comportato”.
Resta quindi operante la legge del 1992 che pone minori vincoli per l’attività di Ncc e altri servizi.
Già nel 2015 l’Autorità di regolazione dei trasporti ha chiesto al Parlamento di intervenire sulla materia, consentendo anche i servizi come Uber e rendendo più facile la circolazione degli Ncc.
In vista del voto di fiducia sul decreto nell’aula di Palazzo Madama, sono andate in scena proteste e blocchi del servizio taxi in tutta Italia e il garante degli scioperi ha annunciato che aprirà un procedimento per valutare se le manifestazioni, decise senza preavviso, siano legittime.
Il Codacons denuncia “gravissimi disagi” ai danni degli utenti e ha intenzione di depositare un esposto urgente alle procure della Repubblica di Roma, Milano e Torino.
A Roma i conducenti, che già dal 2014 si oppongono alla diffusione di servizi come Uber, hanno manifestato lungo corso Rinascimento, dove la circolazione è stata fermata e le linee del bus deviate. In tutta la Capitale, compresi gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, il servizio è bloccato, così come alla Stazione centrale di Milano. Secondo il rappresentante di Usb taxi Riccardo Cacchione la norma “comporta una sorta di deregolamentazione del servizio di noleggio con conducente. Se passa, le limitazioni territoriali per gli Ncc saranno fortemente ridotte”. Per Alessandro Genovese di Ugl taxi “questa è una sanatoria pro Uber e pro abusivi”.“Non si tratta di una sanatoria, ma di colmare un vuoto normativo e favorire forme di trasporto innovativo come la sharing economy”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“La normativa attuale è antidiluviana ed impedisce qualunque forma di concorrenza e di innovazione. Ecco perchè il legislatore, per una volta, dovrebbe non farsi condizionare dalle solite proteste di piazza dei tassisti e fare il proprio dovere. Nessuna norma danneggia i tassisti. Vanno semplicemente regolamentati i Servizi tecnologici per la mobilità che consentono di intercettare una nuova domanda di servizi. I giovani, infatti, utilizzano poco i taxi e preferiscono le piattaforme di sharing. Si tratta, quindi, di ampliare l’offerta, per intercettare una nuova domanda, che altrimenti resterebbe inevasa”, conclude Dona.
L’unione chiede l’individuazione nelle regioni degli ambiti territoriali di riferimento per tutti i servizi di trasporto di passeggeri non di linea, la possibilità di praticare sconti e cumulare licenze, l’eliminazione per il servizio di noleggio con conducente dell’obbligo di rientrare in rimessa dopo ogni singolo servizio e la previsione, per servizi come Uber, di requisiti di idoneità del guidatore e del veicolo, assicurazione per responsabilità civile aggiuntiva, conducente con più di 21 anni e almeno 3 anni di guida, riconduzione al regime del lavoro occasionale delle prestazioni dei conducenti non professionisti.
(da “il Fatto Quotidiano“)
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