“LA STRADA POLITICA NON E’ UNA FUGA DAL PROCESSO MA UN MODO PER TUTELARE I SUOI DIRITTI”: ROBERTO SALIS PARLA DELLA CANDIDATURA DELLA FIGLIA ILARIA CON L’ALLEANZA VERDI-SINISTRA NELLA CIRCOSCRIZIONE NORD-OVEST E RINGRAZIA ANCHE ELLY SCHLEIN
“ABBIAMO AVUTO CONTATTI ANCHE CON IL PD MA QUESTA STRADA E’ LA PIU’ COERENTE COL SUO TRASCORSO POLITICO” – IL NODO DELL’IMMUNITA’: SE VERRÀ ELETTA, DOVRÀ ESSERE SCARCERATA. POI L’UNGHERIA POTRÀ CHIEDERE AL PARLAMENTO EUROPEO UN NUOVO ARRESTO. CHE PERÒ SI DOVRÀ VOTARE IN ASSEMBLEA
“Ilaria assume questa decisione non come via di fuga dal processo ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti. La strada politica decisa è la più coerente con il suo trascorso politico”: così Roberto Salis ha commentato in una nota la decisione di sua figlia di candidarsi alle prossime europee con Alleanza Verdi Sinistra
“Ilaria ringrazia quindi sentitamente la Direzione di Alleanza Verdi e Sinistra ed in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per la fiducia accordatagli”, ha aggiunto.
“Confermo oggi che mia figlia Ilaria Salis, nel carcere di Budapest Fovárosi Bv. Intézet,Gyorskocsi utca 25/27, ha posto firma autenticata, alla presenza del console italiano in Ungheria, ai moduli per la candidatura alle elezioni europee 2024 nelle file del partito Alleanza Verdi e Sinistra – si legge nella nota di Roberto Salis- In questi mesi abbiamo avuto contatti anche con il Pd, per volontà della sua segretaria Elly Schlein, che ringrazio personalmente per la sensibilità e la solidarietà mostrata in tutto questo tempo con me e con la mia famiglia”.
“Ilaria – prosegue la nota – assume questa decisione non come via di fuga dal processo ma per poterlo affrontare nella piena tutela dei suoi diritti. La strada politica decisa è la più coerente con il suo trascorso politico. Ilaria ringrazia quindi sentitamente la Direzione di Alleanza Verdi e Sinistra ed in particolare Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per la fiducia accordatagli”.
No, nel Pd non era possibile una candidatura di Ilaria Salis. Perché il suo antagonismo non risulta compatibile con la cultura dem. Invece, con i rosso-verdi, la sinistra più di sinistra, la corsa di Salis – detenuta da 13 mesi in Ungheria con l’accusa di avere aggredito insieme ad altri compagni alcuni neo-nazisti – sta diventando un fatto reale pur in un susseguirsi di conferme e smentite.
Che poi si condensano nella dichiarazione congiunta del padre dell’attivista milanese (di Monza in realtà) che di professione fa l’insegnante anche se adesso è rinchiusa nel carcere di Budapest e viene portata nell’aula del processo con le manette e i piedi bloccati e l’immagine clamorosa provoca choc
E così, i rosso-verdi si presentano al voto di giungo con un attacco a quattro: dopo Ignazio Marino (al Centro Italia), Leolouca Orlando (nelle Isole) e Mimmo Lucano (al Sud), ecco Ilaria Salis nel Nord-ovest.
La scommessa è quella di superare il quorum del 4 per cento e di andare oltre il 6, come i sondaggisti ritengono possibile, e come simbolo della persecuzione del totalitarismo di Orban amico della Meloni, per la sinistra-sinistra lanciare Salis è la mossa perfetta.
L’avvocata Aurora D’Agostino dell’associazione dei Giuristi democratici : «Se sarà eletta al Parlamento Europeo, Ilaria Salis lascerà il carcere, credo che su questo non ci siano alternative, come eurodeputata dovrebbe essere scarcerata godendo dell’immunità, in base alle stesse regole del nostro Parlamento.
Ovviamente, il Parlamento Europeo potrebbe dare lo stesso l’autorizzazione al proseguimento del processo in corso a Budapest, ma intanto Salis vedrebbe la fine delle orribili condizioni di detenzione e contenimento che sta subendo nelle carceri ungheresi».
(da agenzie)
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