LA SVOLTA DI MATTEO RENZI DOPO L’ABBRACCIO CON ELLY SCHLEIN: “PERCHE’ ORA L’ALLEANZA CON IL PD E CON IL M5S SI PUO’ FARE”
“OCCORRE COSTRUIRE UN CENTRO CHE GUARDI A SINISTRA, PER DIRLA CON DE GASPERI”
Matteo Renzi ha deciso di abbracciare il «Campo largo» dopo l’abbraccio immortalato durante la Partita del cuore con Elly Schlein. Al Corriere della Sera, il leader di Italia Viva parte proprio da quella foto che solo lui ha pubblicato, a differenza della segretaria dem, e dice chiaro e tondo di voler lavorare a un’alleanza con Pd e M5s «senza veti». Alla domanda di Maria Teresa Meli su una possibile alleanza con Schlein e Giuseppe Conte, Renzi taglia corto: «Non facciamola lunga: non è solo possibile, ma è anche l’unica alternativa per evitare che ci teniamo per lustri Giorgia Meloni con sorelle, cognati e compagnai cantante». Secondo Renzi le alternative sono due per battere la maggioranza di governo: «Subire o reagire. Per reagire va costruita l’alternativa, dichiarando chiusa la stagione dei veti e mettendo insieme i voti».
Che cosa è cambiato dopo le Europee
La svolta di Renzi sarebbe maturata dopo il risultato delle Europee, dove Italia Viva con +Europa ha solo sfiorato il 4% non portando nessun candidato al Parlamento europeo. Prima ancora c’era stato il naufragio del Terzo polo, dopo le liti con Carlo Calenda. Secondo Renzi ormai le condizioni del passato sono cambiate: «Forte del successo alle Europee, il Pd di Schlein ha detto: vogliamo costruire l’alternativa e per farlo non mettiamo veti. Questo significa che cade il veto che su di noi era stato messo nel 2022. Ma anche noi abbiamo un obbligo, allora: non possiamo mettere veti sugli altri, a cominciare dai Cinque Stelle. Il no ai veti non può che essere reciproco».
Il contributo «decisivo» di Italia Viva
Quel risultato dello scorso giugno, secondo Renzi ha comunque dimostrato che Italia Viva può essere decisiva alle Politiche: «Noi alle Europee abbiamo sfiorato il 4% e dunque abbiamo un consenso che alle prossime politiche può fare la differenza in almeno una trentina di collegi marginali. Saremmo decisivi. Per noi è tempo di scelte. O si riapre la partita del Terzo Polo o si prende atto che il centro è decisivo solo se si allea in modo strutturale».
(da agenzie)
Leave a Reply