LA TANGENTOPOLI AL PESTO SI ARRICCHISCE DI NUOVI DETTAGLI: LA NUOVA ORDINANZA CAUTELARE PER TOTI, RIGUARDA I PRESUNTI FONDI OCCULTI RICEVUTI DALL’EDITORE MAURIZIO ROSSI, PROPRIETARIO DELLA TV “PRIMO CANALE”
AVREBBE DI FATTO “REGALATO” PIÙ DI 1500 SPOT SU MAXI SCHERMO ALLA LISTA “NOI MODERATI”… SEMPRE PIÙ PROBABILE IL PROCESSO IMMEDIATO PER TOTI, SPINELLI E SIGNORINI
Nel giorno in cui il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, ora sospeso dalla carica, non risponde alle domande del giudice dopo aver ricevuto la seconda ordinanza cautelare, a parlare sono le nuove accuse che, ora dopo ora, vengono meglio cristallizzate dagli inquirenti.
Toti e Maurizio Rossi, ex senatore, responsabile della società Programmazioni Televisive spa (Ptv) ed editore dell’emittente locale Primocanale, sono indagati per finanziamento illecito anche per quanto riguarda la campagna elettorale per le politiche del 2022.
Nel mentre, la Procura sta valutando se richiedere il processo immediato per Toti, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli e l’ex capo del porto genovese Paolo Emilio Signorini. Tutti accusati di corruzione e ai domiciliari (Signorini è uscito dal carcere lunedì).
Come riferisce anche la gip Paola Faggioni nell’ultima ordinanza che, giovedì, ha disposto nuovi arresti domiciliari per il presidente ligure, il nucleo di polizia economico-finanziaria della Finanza ha ricostruito come Rossi avrebbe di fatto regalato alla lista “Noi moderati – Italia al centro con Toti” [più di 1.500 spot elettorali sul maxi schermo gestito da Ptv spa e che sovrasta la sede di Primocanale.
A fronte di un contratto stipulato con il Comitato Giovanni Toti Liguria per soli 30 passaggi di una clip, per un totale di 450 euro. Mentre il valore complessivo degli spot trasmessi sul maxischermo – 1.598 per la precisione – per chi indaga è stato di 24.420 euro. Chi ha pagato quei 23.970 euro mancanti
Le ipotesi su cui lavorano gli investigatori, sono di fatto due: o qualcuno ha pagato i passaggi in più, com’è accusato di aver fatto l’ex manager di Esselunga Francesco Moncada per le comunali del 2022, oppure sono stati un regalo dello stesso Rossi a Toti.
E quindi l’editore avrebbe violato la legge, erogando un finanziamento sotto forma di spot «senza alcuna delibera da parte dell’organo sociale competente, senza una regolare iscrizione a bilancio e senza procedere ad alcuna dichiarazione congiunta» con lo stesso Toti, da inviare poi alla Camera dei deputati, come scrive Faggioni nell’ordinanza. Fondi, quindi, «occulti»
L’avvocato di Toti, Stefano Savi, ha depositato ieri il ricorso in Cassazione contro la decisione del tribunale del Riesame di non revocare i domiciliari cui è sottoposto dal 7 maggio il presidente regionale. Per quanto riguarda l’ultima ordinanza invece, è molto probabile, ha spiegato il legale, che non vi sia il passaggio al Riesame, ma un ricorso direttamente alla Corte suprema.
Crescono le possibilità che i pm decidano di chiedere il giudizio immediato per Toti, Aldo Spinelli e Signorini per l’accusa di corruzione per le concessioni in porto del Terminal Rinfuse e di Calata Concenter, per la spiaggia di Punta dell’Olmo, tra Varazze e Celle Ligure, che Spinelli voleva ad uso privato per collegarla al proprio complesso residenziale e per l’apertura del MELO SECHI supermercato Esselunga a Sestri Ponente.
Per chiedere l’immediato, si devono attendere i dieci giorni di tempo che Toti ha per contestare la nuova ordinanza al Riesame. Dovesse farlo, l’ipotesi immediato si allontanerebbe, come prevede la norma. Insomma, ai primi di agosto la richiesta potrebbe partire. A quel punto il gip fisserebbe la prima udienza saltando la fase dell’udienza preliminare. La prima seduta potrebbe essere a novembre.
(da “La Stampa”)
Leave a Reply