LA VITTIMA DI ALMASRI CHE HA DENUNCIATO MELONI, NORDIO E PIANTEDOSI PER FAVOREGGIAMENTO: IL RACCONTO DELLE TORTURE SUBITE
LAM MAGOCK E’ STATO TORTURATO NELLA PRIGIONE DI MITIGA, GUIDATA DAL CRIMINALE CHE L’ITALIA HA LIBERATO
Lam Magock è una delle vittime di Almasri. Vive oggi in Italia e sta seguendo un percorso di integrazione grazie a Baobab Experience. Dopo tre mesi in Algeria, Lam è arrivato in Libia dove è stato catturato e portato nella prigione di Mitiga che è guidata, insieme a quella di Jadeda, da Najeem Almasri.
“Sono stato torturato sulle gambe, mi hanno legato le mani e i piedi, e mi hanno messo su una sedia, lì mi hanno torturato con dei cavi elettrici”. Lam porta ancora sul corpo i segni evidenti delle torture, sono dei veri e propri buchi sulle caviglie, sulle mani e sulle braccia.
“Io ricordo bene Almasri, era il boss, il capo di Mitiga – prosegue Lam – lui arrivava con una grossa pistola ed un grosso bastone, e ci picchiava. Poi prendeva alcuni dei prigionieri, li portava in isolamento, in una stanza a parte, e lì avvenivano le torture. Ricordo che c’era una stanza dove la gente veniva uccisa. Quando finivano chiamavano noi, altri migranti detenuti, e dovevamo pulire tutto, il sangue, le feci, e dovevamo prendere il cadavere e metterlo nel sacco. Io ho visto tutto questo in prima persona”.
(da Fanpage)
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