LA VITTORIA DI MARSILIO SI E’ DECISA ALL’AQUILA: IL SUO VANTAGGIO ARRIVA SOLO DA UNA PROVINCIA
I DUE CANDIDATI DIVISI DA 42.000 VOTI COMPLESSIVI, 32.000 ARRIVANO DAI PAESI INTORNO AL CAPOLUOGO
Dato finale: Marco Marsilio ha ottenuto 327.660 preferenze, Luciano D’Amico 284.748.
In tutto l’Abruzzo tra il presidente di centrodestra rieletto e l’antagonista sostenuto da tutto il centrosinistra ci sono 42.912 voti di differenza. Da dove arrivano?
Non servono grandi analisi: arrivano per tre quarti da una sola provincia, quella dell’Aquila. È lì che è maturata la conferma del governatore.
Per essere più precisi, non dalla città capoluogo, dove il divario è contenuto (poco meno di duemila voti), ma dai paesi e dalle cittadine: da Avezzano, dove Marsilio ha preso dodicimila voti e D’Amico settemila, a una miriade di località dove le percentuali per il candidato di centrodestra sono state superiori al 75 per cento.
Alla fine, il conteggio dice che nell’Aquilano Marsilio ha guadagnato 32.903 di quei 42.912 voti di differenza sul rivale che gli hanno regalato la vittoria regionale. “Il risultato nella provincia dell’Aquila era atteso, sicuramente non in queste proporzioni”, ha ammesso D’Amico.
Anche la provincia di Pescara ha premiato il governatore uscente, ma con un margine più contenuto: 51,7 per cento a 48,3, con una differenza tra i due contendenti di poco meno di cinquemila voti. Nella città, invece, i rapporti di forza si sono invertiti con D’Amico che ha conquistato il 52,29 per cento.
Nella provincia di Teramo, sede dell’università dove D’Amico era rettore, il candidato di centrosinistra vince 50,18% a 49,82%, appena 500 voti di scarto. Nella città capoluogo la forbice si allarga e D’Amico sale al 53,29 per cento.
A Chieti, infine, Marsilio incassa il 51,53 per cento contro il 48,47 del rivale.
(da agenzie)
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