L’AMBASCIATORE DELL’UCRAINA A MUSO DURO CONTRO SALVINI: “CHIARISCA O SMENTISCA LE ACCUSE SUI PRESUNTI ATTENTATORI UCRAINI”
IL PREMIER AVEVA PARLATO DI “ATTENTATO” CONTRO DI LUI, SMENTITO POI SIA DALLA DIGOS CHE DALLA PROCURA… “L’UNICA COSA CERTA, COME DA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI GENOVA, E’ LA CONDANNA DI ESTREMISTI NEONAZISTI ITALIANI CHE HANNO COMBATTUTO A FIANCO DEI RUSSI NEL DONBAS”
A pochi giorni dalle dichiarazioni di Salvini su un presunto “gruppo ucraino” che voleva attentare alla sua vita, Yevhen Perelygin, l’ambasciatore di Kiev in Italia, gli chiede di chiarire quanto da lui affermato.
Lo fa con una lettera in cui domanda al ministro dell’Interno di “chiarire” o “smentire” le circostanze cui ha fatto riferimento all’indomani della scoperta di un arsenale nel nord Italia appartenente a un gruppo neonazista
Salvini aveva affermato di essere stato lui a segnalare l’arsenale dei neonazisti perchè, aveva spiegato, “volevano uccidere me”.
Ma fonti dell’antiterrorismo avevano precisato che il ritrovamento delle armi era la conseguenza di un altro filone di inchiesta, partito da un accertamento – concluso con un nulla di fatto – su un presunto attentato organizzato ai danni di Salvini.
Yevhen Perelygin chiede quindi al titolare del Viminale di spiegare meglio le sue dichiarazioni. Nel testo si legge:
“La minaccia alla vita di qualsiasi persona, e, in particolare, di un Ministro,da un fantomatico “gruppo ucraino” è una notizia che ha allarmato l’Ucraina, la nostra Ambasciata, nonchè la comunità ucraina in Italia. Da rappresentante di uno Stato amico, ho immediatamente contattato il Suo Ministero per approfondire la situazione e, nel caso si trattasse di una vera minaccia, offrire la massima collaborazione del Governo ucraino al fine di prevenire qualsiasi danno alla Sua persona, quale atto di piena e fattiva collaborazione bilaterale tra i nostri due Paesi.
Tale notizia ci ha sorpreso ancor di più, tenendo conto del fatto che durante le mie numerose visite nelle regioni d’Italia i questori ed i prefetti che ho incontrato hanno sempre evidenziato l’alto rispetto che gode la comunità ucraina in Italia e la sua estraneità al crimine organizzato. Nello stesso modo, in seguito alle pubblicazioni apparse nei diversi media sul recente blitz della polizia italiana contro gruppi di estrema destra, tra i nomi delle persone arrestate non ho trovato alcun cittadino ucraino!
Anzi, all’inizio di questo mese abbiamo notato il lavoro del Tribunale di Genova che ha emesso le condanne nei confronti di un gruppo di combattenti italiani filorussi di estrema destra che affiancavano i separatisti russi nel Donbas contro il Governo ucraino.
Pertanto, ci rivolgiamo a Lei, Signor Ministro, chiedendo di confermare o smentire le Sue dichiarazioni sul presunto “gruppo ucraino”!
Una tale precisazione sarebbe importante per evitare un danno nei rapporti bilaterali tra Italia e Ucraina nonchè per non ledere l’immagine impeccabile della comunità ucraina residente in Italia conosciuta per la sua adesione ai principi europei e ai valori cristiani e non certo per attività o azioni terroristiche.
Ad ogni caso, nel contesto della lotta alla criminalità internazionale organizzata in Europa, Le assicuriamo la piena collaborazione degli organi competenti ucraini. Ricordo, infine, che le relazioni amichevoli e reciprocamente vantaggiose con l’Italia sono considerate una priorità da parte del Governo di Kyiv”.
(da agenzie)
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