LAMPEDUSA, TORNA L’ASSALTO DEI BARCONI, MA PER MARONI L’IMPORTANTE E’ NASCONDERLI
OLTRE 1.200 MIGRANTI PROVENIENTI DALLA TUNISIA SONO ARRIVATI NELLE ULTIME 48 ORE…IL CENTRO DI LAMPEDUSA POTREBBE ACCOGLIERLI, MA SI PREFERISCE TENERLI ALL’ADDIACCIO E POI DISTRIBUIRLI IN QUELLI SICILIANI PER NON DARE NELL’OCCHIO…
L’ultimo barcone lo hanno scortato in porto all’alba.
In cento sono sbarcati sulla banchina stracolma di immigrati che nelle ultime 48 ore hanno preso d’assalto l’isola di Lampedusa.
Solo nella notte sono arrivati in 750: sommati a quelli che erano arrivati nei due giorni precedenti, superano quota 1200.
E nell’isola è di nuovo emergenza, visto che da Roma persiste la direttiva di non aprire agli extracomunitari le porte del centro di permanenza temporanea che resta perfettamente funzionante 24 ore su 24, ma chiuso, come ha deciso il ministro dell’Interno Maroni.
La notte scorsa, Guardia costiera e Guardia di finanza hanno avuto il loro bel da fare.
Ben 11 sono state le operazioni di soccorso dei diversi barconi che erano già stati avvistati ieri pomeriggio nel Canale di Sicilia e che sono arrivati, per fortuna, senza incidenti, grazie al mare in buone condizioni.
Numeri che sono previsti in continuo aumento come raccontanto gli stessi migranti tutti fuggiti dalla Tunisia in seguito alle tensioni delle ultime settimane.
Tutti inneggiano alla caduta di Ben Alì.
A Lampedusa, militari e volontari aspettano indicazioni su come gestire questa ondata migratoria che era stata ampiamente prevista e annunciata dai minisbarchi delle scorse settimane, mentre ora in ogni barcone arrivano decine e decine di persone.
Ben 137 immigrati sbarcati ieri sera sono stati ospitati in un albergo dopo che il parroco dell’isola, don Stefano Nastasi, aveva messo a disposizione i locali della parrocchia pur di non lasciarli all’addiaccio.
Quasi tutti gli immigrati presenti sull’isola dovrebbero essere trasferiti a Porto Empedocle, per poi essere smistati in vari centri di accoglienza.
Si attende l’arrivo sull’isola della nave della Siremar sulla quale potrebbero salire tutti gli immigrati arrivati in questi giorni.
L’ondata di arrivi dalla Tunisia era stata ampiamente annunciata e prevista, ma il governo italiano persegue solo una miope politica di immagine.
Preferisce tenere bloccati i migranti in spiaggia piuttosto che aprire le porte del Centro di accoglienza di Lampedusa, altrimenti Maroni poi non potrebbe più vendersi lo spottone che il Centro è vuoto.
A questo siamo arrivati, a nascondere la realtà , smistando i profughi come cartoline postali, senza alcuna programmazione.
Secondo il ministro dell’Interno “gli strumenti necessari per risolvere la situazione non possono essere messi in campo solo dall’Italia”.
Peccato che sia una vita che Maroni ne parla e basta e non abbia ottenuto un bel nulla a livello Ue.
“C’è il rischio di una vera e propria emergenza umanitaria, con l’arrivo di centinaia di persone sulle coste italiane in fuga dai paesi del Maghreb” fa notare Maroni e concordiamo.
Ma era ampiamente prevedibile e il governo italiano doveva muoversi a tempo debito, invece che farsi cogliere impreparato e pensare solo a non danneggiare l’immagine verso il proprio elettorato.
I problemi si affrontano con umanità , non si nascondono.
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