L’AVVERTIMENTO DEI LEADER EUROPEI: “COSI’ MELONI FARA’ PICCOLA L’ITALIA”
IL RISCHIO DELLA TEMPESTA PERFETTA: DA MARZO LA RIDUZIONE DELL’ACQUISTO DEI TITPOLI DI STATO DA PARTEB DELLA BCE
“Decidere di andare allo scontro con Macron non è stata una scelta smart” . Il giorno dopo il Consiglio europeo che ha mostrato plasticamente l’isolamento di Giorgia Meloni a Bruxelles, le Cancellerie di mezza Ue iniziano a interrogarsi su quale sia il vero volto della presidente del Consiglio.
Il sentimento prevalente fino a qualche giorno fa si poteva sintetizzare in “scampato pericolo”, ora sta evolvendo in “può diventare un problema”. Così un autorevole esponente diplomatico di un Paese nordico ripete a chiare lettere: “Litigare con Francia e Germania non porta mai risultati. Solo isolamento e irrilevanza”. E lei deve decidere se entrare nel gruppo dei “grandi” o in quello dei “piccoli”.
Il punto è che la leader di FdI si trova sempre su quel crinale sottilissimo tra affidabilità e inaffidabilità. E consegnarsi ad un giudizio negativo è il modo peggiore per tutelare l’interesse nazionale. Lo è semplicemente perché l’Italia per una serie di condizioni oggettive – a cominciare dal debito pubblico – non ha abbastanza forza per contrapporsi agli alleati più strutturati.
(da La Repubblica)
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