LE DONNE SCENDONO IN PIAZZA PER L’8 MARZO, SETTE FERMI A MOSCA
PERCHE’ LA MELONI E SALVINI NON VANNO A MANIFESTARE A MOSCA PER I DIRITTI DELLE DONNE, DOPO LA LEGGE CHE GIUSTIFICA LE VIOLENZE DOMESTICHE?
Uffici vuoti, negozi serrati, strade deserte. Lo sciopero rosa? No.
In Russia l’8 marzo non si lavora perchè è festa nazionale dal 1965.
E un sit-in nei Giardini d’Alessandro, lungo il Cremlino, si è concluso con sette fermi, tra cui quello della regista e attivista Lgbt Leda Garina e della giornalista Elena Kostjucenko. Volevano “conquistare il Cremlino”, questo lo slogan, sono finite in gattabuia. In Russia non si manifesta senza il placet del Cremlino.
E dire che oggi ricorre il centenario della marcia delle donne a Pietrogrado che iniziò la Rivoluzione di febbraio.
In base al calendario giuliano ancora in vigore nella Russia zarista, la giornata dell’8 marzo veniva celebrata il 23 febbraio e le donne russe nel 1917 scelsero quel giorno per marciare nell’attuale San Pietroburgo e chiedere la fine della guerra.
Una settimana dopo l’Impero sarebbe crollato.
Oggi più che celebrare le conquiste femminili o ricordare la Rivoluzione, la festività russa è quasi più simile a una Festa della Mamma o di San Valentino. Si festeggiano le donne: mamme, fidanzate, mogli e colleghe che siano. E si saluta l’arrivo della primavera. Si vendono più fiori in questi giorni che il 14 febbraio.
Il presidente Putin ha fatto gli auguri in tv a tutte le donne citando una poesia di Balmont e ha chiesto ai governatori di essere “più creativi” quest’anno nel fare lo stesso.
Peccato che altri recenti provvedimenti, come la depenalizzazione delle violenze domestiche vadano nel senso opposto
Donne festeggiate a parole, ma nei fatti — secondo un recente sondaggio del Centro indipendente Levada — un russo su tre sarebbe contro il coinvolgimento delle donne in politica.
Non a caso le donne coprono solo il 15% dei seggi in Parlamento e appena quattro posizioni da governatore regionale su 85.
E, secondo lo stesso sondaggio, circa il 38 percento degli uomini, contro il 28 percento nel 2016, non approverebbe l’uguaglianza nei posti di potere.?
Fiori alle colleghe sì, ma per carità nessun capo donna.
Come mai la Meloni e Salvini non vanno a manifestare per i diritti delle donne nella loro seconda patria? O forse stanno con chi ha fatto approvare una legge per giustificare le violenze domeniche?
(da agenzie)
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