LE FALSE FOTO DEGLI STUPRATORI DI RIMINI, IL TAROCCO CHE GIRA SUL WEB
UNA GIORNALISTA CHE SCRIVE PER “IL GIORNALE” PUBBLICA SU FB LA FOTO DI UN ANNO E MEZZO FA DI 4 SPACCIATORI TUNISINI CHE NON C’ENTRANO UNA MAZZA… POI RIMUOVE LE FOTO
Chiara Giannini, giornalista che scrive per Il Giornale e Oggi e “ha un unico maestro: Oriana”, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post in cui indica “i 4 stupratori di Rimini” e scrive: “Belle faccine, sì. Se li vedete? Per me potreste iniziare a portarli in piazza, davanti agli italiani“.
C’è un dettaglio però. Come si nota a prima vista dal credit presente al centro dello scatto, quella foto è tratta da un articolo di Riminitoday pubblicato il 22 marzo 2016 nel quale si racconta dell’arresto di un gruppo di persone di nazionalità tunisina (e dell’accusa nei confronti di un egiziano nel frattempo espulso) che “rifornivano di eroina, cocaina e hashish i tossicodipendenti della città “.
Per gli inquirenti tre su quattro dello stupro di Rimini sarebbero magrebini ma ovviamente nessuno ne conosce ancora la nazionalità .
Tra i commenti, in mezzo a molti che si augurano varie punizioni corporali (e un commento su cinque nomina la Boldrini), c’è anche chi si è accorto che qualcosa non quadra: “Siamo sicuri non sia una bufala? Ansa e Corriere dicono che gli inquirenti sono ancora alla ricerca e questa sembra una foto di un vecchio comunicato di RiminiToday. Forse prima di creare false speranze, bisognerebbe verificare le proprie fonti…”.
Anche altre pagine Facebook hanno pubblicato la foto definendo i tizi arrestati nel marzo 2016 a Rimini come gli autori dello stupro di qualche giorno fa.
Anche se c’è invece chi — come la pagina “Noi poliziotti per sempre” — la smentisce
Alle ore 19: Il primo post che accusava i quattro della foto è stato tolto
Alle ore 19,33 Chiara Giannini pubblica su Facebook questo video in cui accusa “quelli di neXtQuotidiano” di averla diffamata.
Non ci dice però in che modo l’avremmo diffamata, visto che abbiamo riportato esclusivamente le sue parole.
Tra l’altro la Giannini sostiene che la deontologia professionale del giornalista non preveda di “attaccare un collega”. Ora, a parte che basterebbe aprire un giornale per notare attacchi su attacchi a “colleghi”, in ogni caso noi abbiamo scritto soltanto la verità .
La Giannini poi sostiene che abbiamo raccontato falsità riguardo il suo lavoro a Oggi, dicendo che lei lavora per il Giornale. Peccato che sia scritto sulla sua pagina Facebook e sul suo profilo Twitter
Infine, la Giannini dice che la foto le è stata data da una fonte che riteneva attendibile. Sarà , ma una fonte che non nota che sta girando una foto in cui si legge chiaro e tondo il credit “RiminiToday” ad occhio non sembra per niente attendibile.
(da “NextQuotidiano”)
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