LECCA RENZI: LA STAMPA CONTIGUA NE ESALTA LE VIRTU’ RELIGIOSE
LE INVOCAZIONI E GLI OSANNA SUI GIORNALI REGGICODA: “RENZI SANTO SUBITO”
Tutto un bisbiglio di preghiere sussurrate, un sobrio meditare in un cono di luce alitato dagli angeli.
Repubblica , giornale del progressismo italiano, dedica a firma di Paolo Rodari un toccante, squisito ritratto del premier arrembante in pubblico ma santino di virtù private: “Una vita religiosa autentica, custodita nel silenzio di Pontassieve, nella chiesa di San Giovanni Gualberto”.
Ma anche a casa, dove la fede si vede “nei gesti intimi di tutti i giorni, il segno della croce prima di mangiare, le preghiere della sera”.
In una politica dalla sintassi brutale non rischiarata dalla luce dell’Altissimo, il presidente-chierichetto nutre una fede low pro-file, e alle spruzzate d’incenso romano preferisce “un ciclo di esercizi spirituali guidati dal gesuita padre Enrico Deidda” in Sardegna.
E dire che Renzi non ha “entrature” in Vaticano, a parte l’amico Carrai, “manager con contatti eterogenei”, tra cui CL e Opus Dei, alle quali però egli “non ha mai aderito”. Tanto è vero che in Vaticano “è entrato da un ingresso principale dove hanno accesso i fattorini di Santa Marta, i domestici, cuochi e donne di servizio”.
Il pezzo non dice se l’ex-scout abbia detto a Bergoglio di stare sereno.
Ma solo che va in ritiro “per discernere il proprio posto nel mondo alla luce delle indicazioni di Dio, nella consapevolezza però dell’autonomia della coscienza”, e qui la musica d’organo copre l’immagine più spaventosa di tutte, quella di un medico che deve salvarci la vita e si mette a pregare.
Daniela Ranieri
(da “il Fatto Quotidiano”)
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