L’ELEZIONE DEL PAPA È A RISCHIO INTERFERENZA: TRA FAKE NEWS E PRESSIONI, NELLA CAPPELLA SISTINA C’È ARIA DI COMPLOTTONE
GIÀ NEL 2019 ERANO EMERSE LE MANOVRE DELLA FRONDA TURBO-CONSERVATRICE DEGLI STATI UNITI PER ORIENTARE IL FUTURO CONCLAVE … UN GRUPPO AVEVA PREPARATO UN’OPERAZIONE CHIAMATA “RED HAT REPORT”, CON UN MILIONE DI BUDGET, PER “DOSSIERARE” OGNI CARDINALE ELETTORE,… LE CALUNNIE PER TENTARE DI FAR FUORI BERGOGLIO NEL 2013
Di per sé, in otto secoli di Conclavi propriamente detti, non sarebbe una novità. L’ultima volta era accaduto il 2 agosto 1903, il secondo giorno del Conclave, quando il cardinale Jan Puzyna di Cracovia, a quel tempo sotto il dominio austriaco, pronunciò l’esclusiva, ovvero il veto dell’imperatore Francesco Giuseppe contro il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, già segretario di Stato di Leone XIII, perché era filofrancese.
Lo ius exclusivae , ossia il diritto di veto esercitato di fatto dalle potenze cattoliche, venne poi abolito dal Papa neoeletto, il patriarca di Venezia Giuseppe Sarto, che prese il nome di Pio X e pochi mesi più tardi, con la Costituzione apostolica Commissum Nobis del 20 gennaio 1904, mise le cose in chiaro: veniva condannato ogni intervento esterno sul Conclave, anche «sotto forma di semplice desiderio», e si prevedeva la scomunica latae sententiae , cioè automatica, per chiunque se ne fosse fatto latore o interprete.
Mariano Rampolla del Tindaro
Tutto molto chiaro, la commissione istituita da Sarto che aveva preparato il documento — fondandosi sulle ricerche di un giovane ma brillante minutante della segreteria di Stato, il ventisettenne Eugenio Pacelli, futuro papa Pio XII — fece un ottimo lavoro.
Non è finito, il tempo delle interferenze. Anche le calunnie per tentare di eliminare candidati sgraditi ci sono sempre state e basterebbe, nell’ultimo Conclave del 2013, la faccenda del polmone di Jorge Mario Bergoglio. Prima dell’elezione si sparse la voce che avesse un polmone solo, alcuni cardinali glielo chiesero al Conclave.
Giuseppe Sarto – Pio X
Non era vero: nel 1957, a 21 anni, aveva subito l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti e nel frattempo «il polmone destro si è espanso fino a occupare tutto l’emitorace omolaterale» aveva spiegato lui stesso. Ma quelle erano ancora chiacchiere, anche se le calunnie possono essere tenaci e molti, dopo dodici anni di pontificato e la morte, ne restano tuttora convinti.
Il problema è che oggi le possibilità di diffondere notizie false si sono moltiplicate. Si può colpire un candidato in modo ancora più efficace, diffondendo menzogne: sulla salute, o magari sostenendo che ha coperto dei pedofili, o ancora peggio.
Il Conclave viene convocato tra i 15 e i 20 giorni dalla morte del Pontefice, quanto basta per diffondere un sospetto.
Il pontificato di Bergoglio ha conosciuto una resistenza tradizionalista in Rete ben organizzata e finanziata. Ha il suo epicentro nei settori più conservatori della Chiesa degli Usa.
Nel 2019 uscì in Francia un libro del giornalista Nicolas Senèze sullo «scisma americano», intitolato Come l’America vuole cambiare Papa . Vi si ricostruivano con acribia le manovre condotte dalla «galassia» dell’estrema destra cattolica Usa per orientare un nuovo Conclave.
Carlo Maria Vigano
Un «gruppo per un miglior governo della Chiesa» aveva presentato a possibili donatori un’operazione chiamata «Red hat report» che aveva un milione di budget per stilare «nel giro di due anni» un dossier per ogni cardinale elettore, puntando su accuse e voci di «abusi», «corruzione» eccetera. Uno degli obiettivi era modificare i profili Wikipedia dei cardinali: «Se l’avessimo fatto prima, forse non avremmo avuto papa Francesco».
La stessa galassia aveva diffuso il cosiddetto «dossier» contro Bergoglio di Carlo Maria Viganò, nel frattempo scomunicato: negli Usa ci pensò il National catholic register che fa parte della rete di Ewtn ( Eternal word television network ), epicentro mediatico dell’opposizione. A dicembre è stato aperto un sito, The College of Cardinals Report che presenta i ritratti di alcuni «papabili» anche come «risorsa per i membri del sacro collegio».
La Santa Sede ha potenziato i siti Vaticannews.va e Vatican.va , con notizie, documentazioni, biografie. Il pericolo, del resto, può arrivare da attacchi hacker anonimi. I cardinali elettori vivono i giorni del Conclave isolati tra Santa Marta e la Sistina: ambienti schermati, niente cellulari né pc. Ma tutto questo non vale nei giorni precedenti.
(da Corriere della Sera)
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