L’HA FATTO PER NOI
SGARBI SI E’ DIMESSO DA SOTTOSEGRETARIO PUR DI NON DIMETTERSI DA SGARBI
Sgarbi si è dimesso da sottosegretario pur di non dimettersi da Sgarbi. «Lo faccio per voi», ha detto alla platea milanese accorsa a sentirlo parlare di Michelangelo, per continuare a deliziarvi con le mie conferenze a pagamento senza che l’indegno ministro Sangiuliano, sostiene lui, inoltri all’Antitrust le lettere anonime che mi accusano di farlo.
La frase rivela una curiosa concezione del senso dello Stato: in teoria è il sottosegretario che lavora per i cittadini, non il conferenziere.
Ma Sgarbi, incommensurabile Presidente della Repubblica dei Fatti Suoi, non ha mai considerato gli incarichi pubblici come servizi da rendere, semmai come onorificenze da accumulare.
Lui è così, una delle tante buone cose di pessimo gusto a cui abbiamo fatto l’abitudine, al punto che da tempo ha perso il potere a cui tiene di più, quello di stupirci.
Non ci sorprende quando augura la morte all’intervistatore di Report e si giustifica affermando che così fan tutti, sebbene nessuno abbia mai augurato la morte in pubblico a qualcun altro davanti alle telecamere facendo il gesto di abbassarsi la patta dei pantaloni.
E non ci sorprende nemmeno quando si dimette attaccando il suo ministro (che per la gioia si sarà divorato in un pomeriggio l’intera cinquina dello Strega). Non ci sorprenderebbe neanche se domani ritirasse le dimissioni e facesse pace con Sangiuliano.
Ci stupirà solo il giorno in cui riuscirà a fare pace con quell’ego opprimente che è il segreto e il limite della sua fortuna.
(da corriere.it)
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