LICIA, BARBARA E LE ALTRE: SOPRAVVISSUTE AL “CIARPAMEâ€
VERONICA LARIO TUONà’ SULLE LISTE EUROPEE DELL’ALLORA MARITO… ALCUNE DI QUELLE SONO RICANDIDATE
A un’allieva di Mariastella Gelmini, che ancora scompagina le mappe per scovare il Gran Sasso, temuto covo di nutrini eversivi, non è richiesta una precisione scientifica, inconfutabile.
E Lara Comi, svezzata in Lombardia da un ministro mai rimpianto da studenti e docenti universitari, rispetta l’insegnamento che ha ricevuto.
L’europarlamentare è contesa dai programmi televisivi, forse pure per la spontanea abilità nel produrre gaffe: “Come si fa a rifugiarsi in uno scantinato, qui manca un’educazione, l’abc delle norme di sicurezza, come uno che durante il terremoto va in ascensore”, disse a una platea esterrefatta che pretendeva una risposta sugli alluvionati sardi da Lara Comi, che non c’entra nulla in apparenza con la canzone di Eugenio Finardi (“Lara vuole andare fino in fondo/Sola persa nel suo labirinto”).
Ma la giovane Lara, trent’anni a febbraio, studi in economia , mai leggera, spesso seriosa, è convinta di avere ragioni, profonde: “Comunque vorrei far notare che questo mio pensiero (ovvero programmi di educazione) è stato sostenuto anche da molti altri politici e tecnici”, cinguettò su Twitter senza battere umilmente in ritirata.
Quando Umberto Ambrosoli disertò il minuto di silenzio in Regione Lombardia, la rigida Comi, chissà se per revisionismo o per ignoranza storica, emise una sentenza inappellabile: “Non condivido il gesto”, e fu spazzata via dal professor Massimo Cacciari.
Non dismette l’espressione da sapientino eppure il sistema interno finì in frantumi appena le chiesero nozioni basilari su Tasi e Imu.
Silvio Berlusconi, per queste brillanti esibizioni, l’ha confermata nella circoscrizione Nord Ovest, dove l’assente Claudio Scajola si fa notare più dei presenti.
La Comi è presente. E anche Licia Ronzulli sta lì, pronta per il secondo mandato. Forza Italia ha immolato il raccatta-prefenze Scajola per non ostacolare il viaggio di Lara&Licia a Strasburgo.
L’ex infermiera Ronzulli, prima di riempire l’album di famiglia con decine di fotografie con la bambina in braccio, una galleria dai vagiti alle pappine, era molto attiva nell’organizzazione del dopo-cena di Berlusconi.
Senza star qui a citare le telefonate con Nicole Minetti o con Gianpi Tarantini, le corse verso villa San Martino di Arcore o le trasferte in Sardegna (con il marito, spiegherà poi), la Ronzulli è un tassello fondamentale per la strategia di redenzione di un ex Cavaliere.
S’è occupata di diritti dell’uomo, a quale tribunale s’è rivolto Berlusconi? Esatto, al tribunale per i Diritti dell’uomo.
Conclusi gli scherzi, va appuntato che la Ronzulli è indagata per falsa testimonianza nel terzo processo chiamato Ruby.
Il “ciarpame senza pudore” di Veronica Lario, che seppellì un faticoso matrimonio e la residua credibilità di un politico, è datato aprile 2009. In quei giorni, in via dell’Umiltà , sede di Forza Italia/Popolo delle Libertà , gli statisti Franco Frattini e Denis Verdini impartivano lezioni di politica a modelle, attrici, veline.
E l’ex signorina buonasera di Rai1 e protagonista di Carabinieri 7 su Canale 5 Barbara Matera, candidata al Sud, fu annientata da una contraerea. Quasi. Perchè gareggiò e ottenne 130.000 voti.
L’ex Cavaliere la difese: “È laureata in Scienze Politiche, me l’ha consigliata Gianni Letta, è la fidanzata del figlio di un prefetto suo amico”. Garantisce Gianni Letta.
A Barbara Matera non è mancato l’impegno, è tra i parlamentari italiani che frequentano di più Strasburgo e Bruxelles. E non ha collezionato gaffe nè gettoni televisivi.
Il mistero glorioso avvolge l’ascesa di Ylenia Citino, 26 anni di Catania, già corteggiatrice (pentita) di Uomini e Donne su Canale 5 e già collaboratrice di Renato Brunetta e Angelino Alfano (ufficio stampa).
Ha un merito, indiscusso: Berlusconi ha scritto la prefazione di un suo libro sui finanziamenti pubblici ai partiti. Berlusconi, l’uomo che li moltiplicava di anno in anno.
Federica de Benedetto, imprenditrice salentina, deve soltanto sperare che il Capo non veda su Youtube un memorabile scontro con Daniela Santanchè a Piazzapulita, sette mesi fa non secoli, in cui suggerì al Berlusconi condannato di “farsi da parte” e di “promuovere le primarie”: certo, anche per la figliola Marina.
Ora si comprende perchè la candidata irrinunciabile di Silvio sia Iva Zanicchi.
Icona dei (bei) tempi andati.
Carlo Tecce
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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