L’ITALIA PIANGE LA MORTE DI PAPA FRANCESCO E AL GOVERNO FIUTANO UN’OPPORTUNITÀ: SFRUTTARE L’ADDIO A BERGOGLIO, CON CINQUE GIORNI DI LUTTO NAZIONALE (DAL 22 AL 26 APRILE), PER ANNACQUARE GLI 80 ANNI DELLA LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO
I CINQUE GIORNI PROCLAMATI PER FRANCESCO SONO UN RECORD: PER GIOVANNI PAOLO II CE NE FURONO SOLO TRE (PER “L’EMERITO” RATZINGER NEANCHE UNO) … IL CLAMOROSO… AUTOGOL DI MUSUMECI CHE HA INVOCATO UNA “SOBRIETÀ” PER LE CELEBRAZIONI DEL 25 APRILE: MA CHE VUOL DIRE? E CHI DECIDE COSA SIA “SOBRIO”? SARÀ PROIBITO SVENTOLARE BANDIERE ED ESPORRE STRISCIONI?
Che la festa di Liberazione dal nazifascismo non sia una ricorrenza cara alla destra, è noto anche ai bambini. Tant’è che Giorgia Meloni, pur di sfuggire alle celebrazioni, proprio la mattina del 25 aprile sarebbe dovuta volare in Uzbekistan: una visita di Stato che le avrebbe permesso di sottrarsi — assente giustificata — alle polemiche che la inseguono ogni anno.
A maggior ragione stavolta, nell’ 80esimo della vittoria della Resistenza sugli occupanti tedeschi che sancì la fine della guerra. La morte del Papa le ha fatto annullare tutto.
Senza tuttavia riuscire nell’intento, tradito dalle dichiarazioni di uno dei suoi ministri più ortodossi, di scoraggiare le manifestazioni in programma per dopodomani: «Tutte le cerimonie sono consentite naturalmente », concede l’ex missino Nello Musumeci al termine del Cdm che ha deliberato 5 giorni di lutto nazionale, «tenuto conto del contesto e quindi — la chiosa urticante — con la sobrietà che la circostanza impone».
Una formula che ha subito provocato la reazione delle opposizioni — «parole assurde, strampalate, offensive» — e riacceso lo scontro politico
«Musumeci ha perso un’occasione per tacere: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour», attacca il verde Angelo Bonelli. «C’è poco da fare, è più forte di loro: l’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi», rincara Nicola Fratoianni, co-leader di Avs: «Voler sminuire il valore di ciò che rappresenta quel giorno, utilizzando peraltro la scomparsa di una straordinaria personalità come papa Francesco, non può passare sotto silenzio».
Ironico il segretario di +Europa Riccardo Magi: « Forse Musumeci è abituato alla sobrietà di Salvini, che fino a ieri indossava magliette anti-Bergoglio con scritto “Il mio Papa è Benedetto”, nostalgiche di Ratzinger ».
Fatto sta che pure l’Anpi, infastidita per il consiglio non richiesto, ha confermato tutte le iniziative in calendario, precisando che «si svolgeranno ovviamente in piena civiltà, senso di responsabilità e nel dovuto rispetto della giornata di lutto». E così accadrà nelle principali città chiamate, come da tradizione, a festeggiare la Liberazione.
(da La repubblica)
Leave a Reply