LO SMALTIMENTO DEI CORPI UMANI
KRISTI NOEM RAPPRESENTA DEGNAMENTE LA FECCIA SOVRANISTA, IL RIFIUTO UMANO E’ LEI
Non so se avete visto il video della segretaria alla Sicurezza americana Kristi Noem davanti a un gabbione pieno di esseri umani seminudi, stipati come bestiame, e lei sorridente, felice, che dice “questa è la fine che devono fare i terroristi (cioè i migranti illegali) che entrano nel nostro Paese”
La scena ha una tale feroce, torva potenza simbolica che mi è tornato in mente il “Salò” di Pasolini, il sadismo e la perversione come chiave di lettura del potere.
La carceriera mostra i carcerati come prede, come trofeo, non sono esseri umani i corpi alle sue spalle, Noem non pensa nemmeno per un istante che ciascuno di loro possa avere genitori, figli, mogli che, in quell’ammasso di spogliati e di impotenti, riconoscono la persona cara, e chinano il capo per l’umiliazione.
La disumanizzazione degli umani, la loro mutazione in una massa anonima di assoggettati, non più persone ma ammassi di corpi da ammucchiare in gabbie, ci riporta ai lager, ai gulag, a quei luoghi di detenzione nei quali gli uomini diventano cose, trasformazione indispensabile per potersene poi liberare come si fa con le cianfrusaglie. Buttarli via. Smaltirli.
Quasi certamente Noem è troppo ignorante per saperlo e troppo arrogante per capirlo, ma a questo, solo a questo fa pensare il suo video.
Qualunque Paese civile, se ne esistessero, convocherebbe d’urgenza l’ambasciatore americano e gli chiederebbe: ma davvero questa abominevole signora è il vostro segretario di Stato? E come è possibile che sia accaduto, che stia accadendo?
(da Repubblica)
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