“LO STATO FARÀ TUTTO QUELLO CHE GLI COMPETE PER INDENNIZZARE LE VITTIME DELLA SCIAGURA DI CUTRO: ALLA FINE TOCCA AL MINISTRO PIANTEDOSI SCONFESSARE GIULIA BONGIORNO E SANCIRE IL DIETROFRONT
PIANTEDOSI TIRA IL GOVERNO FUORI DA UN PAPOCCHIO IN CUI SI ERA RITROVATO QUANDO NELL’AULA DEL TRIBUNALE DI CROTONE ERA STATO NOTIFICATO, PER MANO DELLA BONGIORNO NELLE VESTI DI AVVOCATO DELLA CONSAP, UN IMBARAZZANTE RIFIUTO AL RISARCIMENTO IN FAVORE DEI FAMILIARI DELLE VITTIME DEL NAUFRAGIO DI CUTRO
«Lo Stato non si volta dall’altra parte e farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa tragica sciagura». Alla fine tocca a Matteo Piantedosi sancire ufficialmente il dietrofront e tirare il governo fuori dal guado in cui, probabilmente a sua insaputa, si era ritrovato martedì quando nell’aula del tribunale di Crotone era stato notificato, per mano di Giulia Bongiorno nelle vesti di avvocato della Consap, un imbarazzante rifiuto al risarcimento in favore dei familiari delle vittime del naufragio di Cutro.
Opposizioni indignate e governo e maggioranza in silenzio. Poi dichiarazioni sibilline che hanno presto lasciato intravedere un corto circuito politico-giudiziario che alla fine ha consigliato alla stessa Bongiorno di fare un passo indietro poche ore dopo le parole tranchant del ministro degli Esteri Tajani: «Sarà l’Avvocatura dello Stato a decidere il da farsi».
Alla presidente della commissione giustizia della Camera, ma anche rappresentante legale della Consap, la concessionaria di Stato per le assicurazioni chiamata in causa al processo agli scafisti che si sta celebrando a Crotone, è bastato per capire che doveva tirarsi fuori: «Il mio incarico era estremamente circoscritto e si è già concluso».
Di certo, dopo il clamore suscitato dal rifiuto della Consap (a tutti gli effetti concessionaria di Stato) a risarcire i danni, qualcosa è successo tanto che il governo ha ricondotto la decisione sulla posizione da tenere nelle mani dell’Avvocatura dello Stato e contemporaneamente Bongiorno ha comunicato il suo passo indietro a prescindere dalla decisione dei giudici attesa per la prossima settimana.
Possibile che il governo non fosse a conoscenza della mossa della Bongiorno per conto di Consap? Piantedosi prova a giustificare l’accaduto: «È una di quelle eccezioni processuali che si fanno in contesti giudiziari ma siamo disponibili a valutare qualsiasi formula a sostegno dei superstiti e dei parenti delle vittime di questa tragedia».
«Lo Stato non si volta dall’altra parte e farà tutto quello che gli compete per indennizzare le vittime di questa tragica sciagura». Alla fine tocca a Matteo Piantedosi sancire ufficialmente il dietrofront e tirare il governo fuori dal guado in cui, probabilmente a sua insaputa, si era ritrovato martedì quando nell’aula del tribunale di Crotone era stato notificato, per mano di Giulia Bongiorno nelle vesti di avvocato della Consap, un imbarazzante rifiuto al risarcimento in favore dei familiari delle vittime del naufragio di Cutro. L’indignazione delle opposizioni, che hanno anche sottolineato l’inopportunità dell’assunzione anche di questo incarico da parte di Bongiorno, e dei legali delle vittime.
(da La Repubblica)
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