“LOVE, LOVE, LOVE”: CONTE PREPARA IL DISCORSO DELLA FIDUCIA ALL’INSEGNA DELLA PACIFICAZIONE
PAROLE SIMMETRICHE A QUELLE DI ZINGARETTI
Se l’abito di sartoria è già pronto, compresa la pochette a quattro punte d’ordinanza, il primo discorso del governo giallorosso invece lo limerà fino a notte fonda.
Di certo, l’avvocato Giuseppe Conte, nella sua prima arringa, vorrà voltare pagina rispetto alle liti, alle diatribe infinite degli ex partner di governo, M5S e Lega. Mettendo in chiaro che non solo la stagione gialloverde è finita lo scorso otto agosto quando Matteo Salvini ha innescato la crisi di governo.
Ma Conte desidera far sapere al Parlamento, agli italiani e al Capo dello Stato, che archivierà anche il metodo del Conte 1. Ecco, il Conte 2, o Conte bis, sarà un’altra cosa.
Sarà un esecutivo per il Paese, per l’Europa, per la risoluzione dei problemi. Da qui l’invito che porgerà alle forze politiche, ai democratici e gli stellati, che sarà quello di produrre il minor tasso di polemiche possibili, di lavorare solo e soltanto per il Paese, e mai per gli interessi di qualcuno o qualcosa. In sintesi, ci si dovrà basare su una “leale collaborazione”, rispettando la grammatica istituzionale.
Il tutto, questa volta, senza mai citare il Capitano della Lega.
Basta quindi fughe in avanti, riunioni carbonare, invasioni di campo come quando l’ormai ex ministro dell’Interno convocò le parti sociali al Viminale.
Un richiamo alla compattezza della squadra di governo che però non sarà l’unico monito che il premier invierà alle forze politiche. Conte preme affinchè quello che è nato sia il governo della pacificazione. Pacificazione fra gli alleati dell’esecutivo, pacificazione nei confronti dell’opposizione, alla quale chiederà un contributo sul merito dei singoli provvedimenti.
E se non sarà un anno bellissimo, il premier intende aprire una stagione riformista, l’idea di lavorare per il Paese, per fare cose utile. Il tutto a partire dalla manovra economica.
Con un occhio di riguardo alle famiglie, ai giovani, ai terremotati, ai disabili. Le parole chiavi della lunga relazioni saranno “sviluppo”, “crescita”, “investimenti”. Poi certo uno spazio riservato all’Europa.
Conte immagina una revisione del Patto di Stabilità . D’altro canto, ne aveva già fatto cenno nel corso della recente alla Versiliana. Ed è un’assonanza con quanto detto dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel messaggio che ha inviato al Forum Ambrosetti di Cernobbio. L’inquilino di palazzo Chigi non vuole contestare l’Europa, ma intende intraprendere un dialogo costruttivo per riformarla dalla posizione di europeista critico. E adesso che il sentiment a Strasburgo e a Bruxelles sembra essere mutato, qualcosa di positivo potrà succedere e servirà ad aiutare anche l’Italia.
In questo quadro non sappiamo quanto in profondità esaminerà i venti punti del programma, ma certamente un lungo passaggio verrà riservato alla manovra di bilancio che ruoterà attorno alla sterilizzazione delle clausole di salvaguardia di aumento dell’Iva, senza perdere di vista il taglio delle tasse.
Per Conte, “è fondamentale una riforma fiscale affinchè tutti paghino meno tasse”. Senza dimenticare quel nuovo umanesimo che Conte predica ormai da qualche tempo. In breve, un nuovo orizzonte valoriale della società ideale.
(da “Huffingtonpost”)
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