L’ULTIMA VERGOGNA DEI SOVRANISTI ITALIANI: COMPIANGONO I TERRORISTI “MARTIRI”
DA PILLON ALLA CECCARDI… SPIACENTI, NON CI INGINOCCHIAMO PER ONORARE TERRORISTI, SI CHIAMINO ASHLI BABBIT O CESARE BATTISTI
Sia chiaro, tanto per spazzare subito il campo: ogni perdita di vita umana è una sconfitta per tutti e ogni volta che una persona perde la vita in uno scontro con polizia e forze dell’ordine è dovere di verità e giustizia accertare le dinamiche, le cause e le responsabilità .
Altra cosa è farne un “martire”, quando è un terrorista.
Iniziamo con Fiore (Forza Nuova): “Onore ad #AshliBabbitt, morta per le libertà . Uccisa vigliaccamente dalla polizia con altri 3 dimostranti. È la prima eroina della Rivoluzione popolare americana e va ricordata come una donna disarmata e coraggiosa che ha offerto il petto e il volto a un potere corrotto e vile”, scrive sui suoi social.
In pratica il segretario di Forza Nuova ci dice chiaramente che Babbit era dalla parte giusta della storia, che la polizia fosse al servizio di un “potere corrotto e vile” e che quell’assalto che tutto il mondo condanna sia stato addirittura un alto momento di democrazia.
Qui, per dirla semplice semplice, stiamo parlando di veri e propri “fiancheggiatori” che rivendicano con orgoglio ciò che è accaduto negli USA
Poi è arrivata Susanna Ceccardi, donna di punta della Lega di Matteo Salvini, che in modo più morbido, ma ugualmente disgustoso, scrive: “I morti in America dopo gli scontri sono ben 4. Tutti sostenitori di Trump. Si fosse trattato al contrario di una manifestazione di sinistra questi 4 sostenitori sarebbero stati già dei martiri contro lo Stato che reprime la libertà di pensiero. Invece erano di destra, quindi facinorosi. Ashli Babbit è una delle vittime, era una veterana delle forze armate. Era disarmata quando è morta”.
Insomma anche la Ceccardi non riesce a cogliere il problema di assalire il palazzo simbolo del governo. E badate bene: questi sono gli stessi che rivendicano il diritto della violenza per legittima difesa con il ladruncolo che salta dentro il proprio giardino.
Sono gli stessi che urlano “ordine e disciplina” in ogni pezzo di conversazione. Sono quelli che scambiano la legge per una roncola da usare contro l’avversario, o calpestare in nome della libertà per se stessi. Sempre loro.
Tra questi trumpiani di ferro ecco Simone Pillon, che su Twitter – seguendo una retorica politicamente corretta che sta andando molto di moda tra queli che non battono ciglio quando un bambino muore in mare – scrive: “Una preghera per Ashli Babbit e per le altre vittime degli scontri e per i molti feriti. Per loro non ci saranno Boldrine in ginocchio per loro, nè ciance nè movimenti globali. Ci sarà però la mia povera preghiera”.
Spiacente, ma noi non ci mettiamo in ginocchio per onorare terroristi, si chiamino Ashli Babbit o Cesare Battisti. Non siamo sovranisti.
(da TPI)
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