L’UMANITA’ STA RITORNANDO AL PUNTO DI PARTENZA, TRA DOGMI INDIMOSTRABILI, RABBIOSA IRRAZIONALITA’ E POTERE FONDATO SULLE FROTTOLE
FORSE, ARISTOTELE, VA “CORRETTO”… NON ARRENDIAMOCI ALLA DECANTAZIONE DEL NULLA
Ragionare sui macro-sistemi è sempre complicato. Le analisi comparative non sempre aiutano ed anche quelle strettamente analitiche possono risultare fallaci.
Forse, è molto più agevole farlo rispetto al singolo individuo, all’uomo medio, a realtà più circoscritte.
Dal “particolare” all’”universale”, insomma, e sempre “a patto” che il metodo sia corretto, che sia l’unico seriamente praticabile e che non ci si chiuda a riccio cedendo alla lusinga delle tesi preconcette…
Nelle ultime settimane abbiamo celebrato il ricordo di uomini che in nome della razionalità , della ragione e dello sviluppo del metodo scientifico, hanno sacrificato la propria vita, anche finendo sul rogo.
Leggi i giornali. Leggi vari ragionamenti. Leggi dei post sparsi qua e la nella “piazza social” e ti chiedi se quei sacrifici abbiano avuto davvero senso.
Ti chiedi cosa sia realmente rimasto alla nostra umanità di quell’appassionato, verace e prorompente impegno… Forse poco. Pochissimo. Forse, soltanto dei frammenti. Forse, addirittura, quasi niente…
Forse bisognerebbe “rivedere” anche Aristotele. Il “moto circolare”, il susseguirsi delle forme”, non riguarda soltanto le forme di Stato o di Governo. Forse riguardano la stessa umanità .
Quasi come se essa, “girando su stessa”, fosse assurdamente capace di ritornare finanche “al punto di partenza”.
Cose bizzarre avvengono in questi giorni.
“Il vecchio dalla chioma bionda”, dall’altra parte del mondo, prova ad asfaltare anni di crescita civile. Si avvenura finanche nei sentieri “dell’edilizia di concetto”. Immagina mura. Mura alte e spesse. Le vorrebbe ovunque. E’ confuso. Gira e rigira su se stesso. Cede alla rabbia ed (anche) alla pura. Ma il popolo l’ha votato. Quel popolo è sovrano. Povero popolo…
In “casa nostra”, invece, qualche gigolò, prima si arricchisce vendendosi a vari preti, poi, non si sa perchè, sente il dovere “etico” e “morale” di dover scrivere addirittura un libro (che promoziona in ogni dove) pur di “illuminare” il mondo con la narrazione dei fatti. E, poi, festini “strani”. Festini “alternativi”…
Alternativi quasi quanto quelli di una parte della sinistra che anzichè ragionare seriamente sui problemi del paese, involge a sofisticatissime conquiste (“interne”) del potere.
La verità — o almeno una sua possibile “variabile” — è che libertà non è messa a repentaglio soltanto dalla follia degli estremisti armati, ma anche (e soprattutto) dagli attacchi subdoli. Dai dogmi indimostrabili. Dall’irrazionalità rabbiosa di chi ha costruito – e costruisce, a tutti i livelli, ed in tutti i contesti possibili ed immaginabili – il proprio potere soltanto sulle frottole, sulle cose non dimostrate, sul “sentito dire”.
Sono un uomo di “fede”, ma la mia “fede” non mi farà mai chiudere gli occhi di fronte alla realtà .
Non mi renderà mai supino alla presunta regola del “così è: punto e basta”! Dirò sempre no. Dirò sempre che non è ancora abbastanza. Disobbedirò…
Perchè una cosa è arrendersi al cuore, “a quelle ragioni che la ragione stessa non capirà mai”; ben altra cosa è accettare – senza “colpo ferire” – la decantazione del nulla.
Qua e la si vedono frammenti di redivivo medioevo. Freddo. Sterile. Puerile… Processi “alle streghe” e finanche agli “stregoni”, come se l’umanità stesse perdendo il senno. Anche per buona parte della politica è così, purtroppo: il futuro è molto nebuloso…
Pensavo a “il nome della Rosa”. Un vecchio libro. Ne fecero finanche un libro. Sembra essere stato scritto oggi, però. Drammaticamente attuale.
Proprio come i versi di una canzone… Molto spesso, “l’evoluzione, inciampa…”
Salvatore Castello
Right BLU – La Destra Liberale
Leave a Reply