L’UNGHERIA INIZIA A RIBELLARSI A ORBAN: MIGLIAIA DI PATRIOTI IN PIAZZA, SCONTRI CON LA POLIZIA DAVANTI AL PARLAMENTO
NON SOLO RAZZISTA, ORA PURE SCHIAVISTA CON 400 ORE DI LAVORO STRAORDINARIO
Prima il razzismo, poi lo sfruttamnento e infine la limitazione delle libertà .
Una ‘ricetta’ che ha provocato scontri violenti fino a tarda notte, a Budapest, fra manifestanti che protestano contro il governo e la polizia, sulla piazza davanti al Parlamento.
In migliaia hanno protestato ieri sera di nuovo contro la legge sugli straordinari, ribattezzata «schiavista», che aumenta a 400 ore l’anno gli straordinari dei lavoratori.
La mobilitazione è motivata però anche dalle misure che minacciano la libertà accademica e il forzato trasferimento da Budapest della Ceu, istituto fondato da George Soros.
La polizia è intervenuta con ingenti forze, usando gas lacrimogeno e urticante al peperoncino. Secondo un primo bilancio ci sarebbero 30 feriti, fra cui anche due poliziotti
Gli scontri sono continuati fino a tarda notte: molti giovani hanno occupato due ponti sul Danubio, e sono ritornati più volte sulla piazza del Parlamento. La polizia ha fermato una decina di persone.
I manifestanti hanno usato fumogeni. Il corteo ha esibito cartelli con le scritte: «Non siamo schiavi!», «Paese libero, università libera!». La folla scandiva fra l’altro: «Orban vattene!».
L’opposizione intende ricorrere alla Corte costituzionale per la legge controversa.
(da “il Fatto Quotidiano”)
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