L’UNICA FAKE NEWS E’ QUELLA DI SALVINI, NON QUELLA DI OPEN ARMS: L’ALTRA VERSIONE NON ESCE PERCHE’ NON ESISTE
IL VIMINALE SI RIMETTE A UNA INTERVISTA DI UN GIORNALISTA TEDESCO CHE VERRA’ PUBBLICATA MERCOLEDI, CON COMODO… NEL FRATTEMPO LA GUARDIA COSTIERA LIBICA AMMETTE DI AVER FATTO AFFONDARE IL GOMMONE E INGUAIA SALVINI … E FORZA ITALIA PRENDE LE DISTANZE DALLA LEGA: “MAI PERDERE DI VISTA L’UMANITA'”
Da un lato la strategia umanitaria che il premier Giuseppe Conte nella sua visita alla comunità di Sant’Egidio ha in qualche modo assicurato ai rappresentanti di questo mondo impegnatissimo sul fronte dell’immigrazione.
Dall’altra parte, in appena una manciata di ore, l’immagine del bambino e della mamma annegati — secondo quanto riferito dall’ong spagnola Proactiva Open Arms — poichè la Guardia costiera libica li avrebbe lasciati a bordo di un gommone quando si sono rifiutati di salire sulle motovedette.
Le foto del corpo nudo e senza vita di un bambino che avrà poco più di 5 anni, sballottato dalle onde come fosse un pezzo di plastica; il cadavere di una donna su una tavola di legno alla deriva, le braccia bruciate dal gasolio e la faccia immersa nell’acqua; un’altra donna miracolosamente viva dopo 2 giorni in mare, salvata tra i resti di un gommone con negli occhi l’orrore e la disperazione, fanno il giro dei social, le denunce si moltiplicano, da Roberto Saviano al presidente di Libera Don Ciotti, la società civile prende posizione.
E per il governo è una nuova tempesta antisalviniana con il ministro dell’Interno che arrangia una difesa: “È una fake news”, dice sottolineando che non ci sarebbe stata alcuna omissione di soccorso: “Verrà resa pubblica la versione di osservatori ‘terzi'”, vale a dire di una troupe televisiva tedesca che ha seguito l’operazione dei libici.
Ma passano le ore e le prove annunciate da Salvini non compaiono, bisognerà attendere un’intervista che apparirà mercoledì su un giornale italiano, viene spiegato da fonti del Viminale (mai visto che un’istituzione debba attendere l’intervista a un giornalista dopo tre giorni dal fatto… n.d.r.)
Per il momento le prove che quella diffusa dalle Ong sia una fake news sembrano non esserci.
Piuttosto c’è una nota della Guardia costiera libica in cui si legge che l’operazione “è stata documentata da una troupe televisiva tedesca di Rtl” che ha potuto “vedere da vicino le difficoltà in cui opera la marina libica, con la scarsità di mezzi, soprattutto per le operazioni di soccorso notturno” (frase generica che non dice nulla nello specifico)
La marina libica conferma – inoltre – di aver “fatto affondare il gommone per non permettere ai trafficanti di utilizzarlo nuovamente” ma non fa alcun riferimento alle accuse delle Ong.
Quando però stamattina alle 7.30 i volontari di Open Arms hanno incrociato i resti del gommone, si sono trovati di fronte i cadaveri della mamma e del figlio. Per ora è l’unico dato certo.
Intanto anche Forza Italia, che fino ad ora ha spalleggiato l’ex alleato, ha preso le distanze da questa politica dei respingimenti senza se e senza ma.
La capogruppo azzurra alla Camera Maria Stella Gelmini twitta: “Ancora disperazione nel Mediterraneo. Non possiamo abituarci all’atrocità di queste immagini. Va bene il rigore – scrive riferendosi a Salvini – ma non dobbiamo perdere per strada l’umanità . Africa e Ue collaborino per gestire un’emergenza immane”.
(da “Huffingtonpost”)
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