L’UNIVERSITÀ DELLE LIBERTÀ DI SILVIO BERLUSCONI HA FATTO LA FINE DELLE OLGETTINE: I FIGLI DEL CAVALIERE L’HANNO CANCELLATA
L’ATENEO, NELLA FARAONICA VILLA GERNETTO (24MILA METRI QUADRI, 60 CAMERE DA LETTO, CINEMA DA 80 POSTI), DOVEVA FORMARE LA FUTURA CLASSE DIRIGENTE DI FORZA ITALIA
Dentro Forza Italia gira una battutaccia: l’università delle Libertà di Silvio Berlusconi ha fatto la fine delle Olgettine. I figli, gli eredi del Cavaliere, hanno tirato una riga. Senza più l’ex premier a occuparsene, il giocattolo è finito in soffitta. […] il progetto dell’ateneo azzurro, che avrebbe dovuto formare la nuova classe dirigente di FI, pallino antichissimo del patriarca forzista, che nei primi anni 2000 sognava di arruolare come prof addirittura Putin e Bush, è stato definitivamente accantonato.
Il sito dell’Universitas Libertatis, registrato quasi due anni fa, non è più attivo. È in modalità manutenzione La pagina Facebook non è più operativa da quasi un anno, l’ultimo post risale a dicembre 2022. E provando a chiamare il numero del centralino, dopo svariati tentativi a vuoto, la risposta conferma che l’iniziativa è archiviata: «I corsi non sono attivi. E non credo che riprenderanno più – fa sapere il centralinista – Grazie». Clic.
La decisione è stata presa dalla famiglia Berlusconi. Lo conferma anche Giovanni Puoti, presidente del Cda di Unicusano (l’università online del vulcanico Stefano Bandecchi, ora sindaco di Terni, che fa da partner) e membro del comitato scientifico dell’ateneo azzurro: «Per ragioni ereditarie, non è più nella disponibilità dell’Universitas Libertatis la sede di Villa Gernetto». Cioè la faraonica reggia berlusconiana nella frazione brianzola di Lesmo, 24mila metri quadri, 60 camere da letto, cinema da 80 posti, acquistata 17 anni fa dal Cavaliere proprio per farne la sede dell’ateneo.
Era già stata messa in vendita da Fininvest nel 2019, ma la cessione non era mai andata in porto. E così, nel 2022, era stata adibita a sede delle lezioni magistrali dell’Universitas, finalmente nata. Non come vera e propria università: difatti è stata battezzata così (universitas, non università) perché il latinorum ha aiutato a bypassare alcuni impacci burocratici. Non si tratta di un ateneo a tutto tondo, quindi, ma di un gestore di corsi e master, perfettamente riconosciuti, in asse con Uni-Cusano
Berlusconi sognava perfino Putin come docente, lo dichiarava pubblicamente nel 2010, quando l’ateneo era solo un miraggio. […] Comunque all’inizio del 2022 il progetto è partito sul serio. Era stato ingaggiato un battaglione di docenti, molti prestati da UniCusano, altri pescati dal mondo delle professioni e della politica, come l’ex ministro Mario Baccini. C’era pure una sessuologa per insegnare ai futuri politici azzurri “il linguaggio del corpo”.
Per attrarre matricole, era stata pensata una formula a prezzi stracciati, per un master: 100 euro, per chi si fosse iscritto agli “studenti azzurri”, la giovanile del partito. Ma il sogno è durato appena un anno. La scomparsa dell’ex premier, ha imposto lo stop.
(da agenzie)
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