MA CHE DIROTTAMENTO, RIPORTARE I PROFUGHI IN LIBIA E’ UN CRIMINE STABILITO DALLE LEGGI INTERNAZIONALI
IL MERCANTILE CHE FA ROTTA SU MALTA NON FA CHE RISPETTARE LA LEGGE, SOLO L’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE RAZZISTA PUO’ AUSPICARE IL RESPINGIMENTO
Il mercantile “El Hiblu 1” che aveva soccorso un gruppo di 108 migranti che avevano fatto naufragio nel Mediterraneo, in zona Sar libica e li stava riportando a Tripoli, ha invertito la rotta e sta puntando verso Malta.
Mediterranea Saving Humans sta monitorando, minuto per minuto, il caso della nave petroliera “El Hiblu 1”, battente bandiera turca, che ha fatto rotta verso Nord dopo aver salvato in mare 108 persone fuggite dai campi di concentramento libici. “L’articolo 33 della Convenzione di Ginevra – scrive la Ong italiana – parla chiaro: ‘Nessuno Stato contraente espellerà o respingerà in qualsiasi modo un rifugiato verso i confini di territori in cui la sua vita o la sua libertà sarebbero minacciate’. I governi che si oppongono a questo salvataggio e pretendono che la nave consegni i naufraghi in un porto libico, compiono un reato oltre che un atto disumano. Facciamo appello alle istituzioni europee perchè non voltino la testa da un altra parte ed aiutino le persone in fuga dai campi di concentramento libici”.
Alla “El Hiblu 1”, sostiene Mediterranea, “deve essere immediatamente assegnato un porto sicuro in un Paese europeo dove alle persone salvate siano garantiti i diritti umani fondamentali. Queste persone non possono nè devono essere trattate come pirati o criminali, ma come richiedenti asilo in fuga dall’inferno dei campi di detenzione libici”.
(da agenzie)
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