MA FUTURO E LIBERTA’ NON DOVEVA ESSERE IL PARTITO DELLA LEGALITA’ E DELL’ESEMPIO DI PAOLO BORSELLINO?
A GENOVA SI RICEVONO IN SEDE PERSONAGGI “ATTENZIONATI” DALLA DIA E SI PERMETTE LORO ANCHE DI COSTITUIRE UN CIRCOLO DI FLI… SI SEGNALA IL FATTO AGLI ORGANI CENTRALI E CHE SUCCEDE? VIENE DESTITUITA LA PERSONA CHE HA DENUNCIATO QUESTA VERGOGNA
Non c’è stata occasione pubblica, da Mirabello a Bastia Umbra, che non solo Fini, ma l’intera classe dirigente di Futuro e Libertà , non abbia declinato come “valori assoluti” di Fli tre concetti base: “legalità , meritocrazia, difesa dell’unità nazionale”.
Passi che sovente, nella scelta della classe dirigente periferica, di scelte sulla capacità e il merito se ne siano viste poche, permettendo a riciclati e a poltronisti di scalare le vette gerarchiche di Fli.
Passi che a soggetti che di valori di riferimento di destra non ne avevano alcuno siano state stese passiere rosse e sorretti strascichi interessati.
Passi che siano sovente stati emarginati proprio gli uomini e le donne di fede, disinteressati, la famosa “base di militanti” cui ci si appella dal palco e di cui ci si dimentica una volta tornati ad altezza di miseria d’uomo.
Ma quanto è accaduto a Genova nei giorni scorsi ha davvero superato il segno di ogni vergogna.
Un gruppo umano che stava lavorando “per il partito” e non per interessi o ambizioni personali, raccolto intorno alla coordinatrice provinciale, un gruppo politico che aveva saputo far conquistare a Fli l’interesse dei media con le proprie iniziative, dopo essere stato sistematicamente boicottato per mesi, è stato destituito dalla carica senza una motivazione, con la complicità e la regia del coordinatore regionale, alias “divide et impera”.
Allora ci permettiamo di porre alcune domande a Gianfranco Fini, affinchè tragga le dovute valutazioni:
1) E’ normale che nella sede regionale di Futuro e Libertà si ricevano per appuntamento i fratelli Mamone, persone con procedimenti penali a carico, attenzionati dalla Dia e oggetto di intervento del prefetto per sospetti di contiguità alla ‘ndrangheta (vedi articoli in home page) ?
2) E’ normale che chi li ha ricevuti, di fronte alle rimostranze del gruppo oggi destituito, si sia giustificato dicendo che non li conosceva, dopo che per settimane i quotidiani locali hanno loro dedicato decine di articoli e foto?
E se anche non li avesse conosciuti, perchè non ha allora fatto i nomi di chi aveva organizzato l’incontro a sua insaputa?
E di cosa avrebbero parlato?
3) E’ normale coinvolgere il partito ricevendo in sede personaggi sicuramente seguiti e intercettati?
4) E’ normale che un altro personaggio legato agli stessi ambienti, citato negli articoli sulla nostra home page come attenzionato e intercettato, possa creare un circolo di Generazione Futuro con decine di misteriosi iscritti che un domani voteranno al congresso, senza che qualcuno intervenga?
E’ lecito chiedersi come costui sarà capitato in Fli e chi ce lo avrà mandato?
5) E’ normale che qualcuno solleciti una dirigente giovanile di Fli a prendere contatto con un giovane (con identica amicizia di origine dei pregressi) che le propone un incentivo “due per uno” da supermercato, ovvero una tessera di Fli abbinata automaticamente a un misterioso circolo di presunti imprenditori ?
Eppure tutto questo è accaduto, con relative ammissioni e testimonianze che sono state fatte presenti a chi di dovere, ma nessuno è intervenuto.
In realtà una risposta c’è stata: la coordinatrice provinciale che pretendeva chiarimenti, insieme ai suoi venti collaboratori, è stata destituita, nonostante avesse fatto il numero di tessere congressuali richieste.
Una vergogna che ha generato la immediata lettera di dimissioni di decine di dirigenti di partito, presidenti di circolo, segretari di sezione, responsabili giovanili.
Ora così potranno ricevere chi vorranno.
Noi no.
Noi preferiamo stare dalla parte della difesa di quei valori che Paolo ha pagato con il sacrificio della sua vita.
Perchè la legalità non è un concetto da usare quando fa comodo.
E’ uno stile di vita.
Leave a Reply