MA NON SI VERGOGNANO? PONTE MORANDI, SUL NOME DEL COMMISSARIO VETI INCROCIATI TRA LEGA E M5S
I GRILLINI NON VOGLIONO GEMME, I LEGHISTI DICONO NO A CINGOLANI, I GENOVESI VIVONO SULLA LORO PELLE L’INDECENZA… D’ALTRONDE LI HANNO VOTATI, ORA SE LI GODANO
I Cinque Stelle puntano sul direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia Roberto Cingolani per la nomina a commissario per la ricostruzione del ponte Morandi.
La scelta sembrava fatta, ma all’ultimo si è messa di traverso la Lega e ora la situazione è quanto mai incerta.
In mattinata pareva salito nuovamente il gradimento nei confronti di Claudio Gemme, il manager genovese indicato per primo dal governo, ma su cui si erano però immediatamente sollevati i dubbi circa i suoi conflitti d’interesse.
Gemme, infatti, è presidente di Fincantieri Sistemi Integrati, società del gruppo Fincantieri che avrà un ruolo di primo piano nella ricostruzione del ponte.
La sua famiglia è inoltre proprietaria di una casa nella “zona rossa” e questi elementi avrebbero sollevato riserve sul suo nome.
Il vicepremier Luigi Di Maio aveva però spiegato di avere soltanto il suo nome in agenda.
In serata però è tornato nuovamente a circolare con insistenza il nome di Cingolani, che piace al Movimento 5 Stelle, ma ha un gradimento trasversale a Genova per il suo lavoro di guida dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
Scienziato e manager, Cingolani ha un incarico che da anni lo porta al confronto quotidiano con le istituzioni locali.
Per sbloccare una situazione che rischiava nuovamente di impantanarsi, mentre sembravano riprendere quote nomi istituzionali come il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente della Liguria Giovanni Toti, sarebbero però stati direttamente il premier Giuseppe Conte e il vice Luigi Di Maio a optare sulla soluzione-Cingolani. Fino all’intervento della Lega.
E Genova assiste all’indecoroso spettacolo
(da agenzie)
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