“MAI AFD AL GOVERNO”: I CANDIDATI TEDESCHI ORA HANNO PAURA DELLA RIVOLTA DEI LORO ELETTORI
MERZ (CDU): “NON MI FACCIO DIRE DAGLI USA CON CHI ALLEARMI”… IL LEADER DEI VERDI ALLA NAZISTELLA WEIDEL: “SEI UNA SERVA DI PUTIN”
Olaf Scholz e Friedrich Merz sono planati ieri sera nello studio dell’emittente privata RTL per il duello elettorale a quattro con Alice Weidel e Robert Habeck direttamente dalla Conferenza di Monaco che sembra aver certificato la fine dell’Occidente.
Eppure, i moderatori dedicano alla politica estera 15 minuti su 120. Il cancelliere, peraltro, è in partenza per Parigi, dove oggi è previsto un vertice importante in cui i principali leader europei cercheranno di capire come reagire alla fuga in avanti di Donald Trump sull’Ucraina.
Scholz chiarisce che «senza di noi la pace non si può fare. Non ci saranno garanzie per la sicurezza senza di noi». Ma alla domanda diretta e insistente al prossimo, probabile cancelliere, Friedrich Merz, se la Germania invierà truppe in Ucraina, il leader conservatore svicola: «La questione non si pone». Falso: è la questione più urgente che dovrà essere chiarita già nelle prossime ore. Ma tant’è.
Merz approfitta del tema cruciale dell’Ucraina per attaccare la leader dell’ultradestra Afd, Alice Weidel: «Lei si rifiuta di dire che la Russia ha cominciato questa guerra». E ricorda che Putin «vuole la Grande Russia. Cioè, pezzi di Polonia, dei Baltici. Punta a territori Nato. Siamo pronti? No». E la colpa, il leader Cdu/Csu, la dà a Scholz, reo di aver speso troppo poco per la difesa e di negare finanziamenti all’Ucraina. Alla fine, l’affondo: «Francamente, che Macron sia il padrone di casa del vertice di lunedì, non corrisponde al ruolo che io immagino per la Germania».
Quando parla Weidel e difende Putin, che si sentirebbe «provocato dall’Occidente» se l’Europa mandasse truppe in Ucraina, quando reclama un ruolo «neutrale» per la Germania, Merz dice una frase importante: «Farò in modo che lei non abbia mai responsabilità di governo».
È una delle grandi questioni che aleggia sul post-voto, se i conservatori cederanno — anche alla luce delle enormi pressioni di Elon Musk e del vicepresidente americano J.D.Vance — e si alleeranno con l’ultradestra. E Merz ripete tre volte «non faremo accordi con l’Afd», anche perché «dobbiamo guardare all’Austria»: lì l’ultradestra Fpoe ha governato per anni «ed è cresciuta».
A margine della Conferenza di Monaco, Merz e Weidel hanno incontrato Vance. E il leader della Cdu/Csu sottolinea «non mi faccio dire da un vicepresidente americano con chi coalizzarmi. Gli ho spiegato che non voglio che il fuoco dietro al cordone sanitario diventi un incendio». Anche Scholz bolla come «inaccettabili» le ingerenze americane.
Ma uno dei momenti più formidabili è quando il leader dei Verdi Robert Habeck ricorda che l’attuale crisi economica è dovuta anche alla guerra in Ucraina e all’impennata di prezzi energetici, Weidel ribatte «no, è la sua svolta energetica», e Habeck «so che lei non ha problemi a buttarsi ai piedi di Putin, ma l’errore è stato prendere energia per anni dalla Russia». E l’Ucraina, le ricorda il leader dei Verdi, «non l’abbiamo invasa noi».
(da agenzie)
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