MARCHINI PRESENTA LA SQUADRA: “TUTTI GLI ASSESSORI LAVORERANNO GRATIS”
DA BERTOLASO ALLA ATRIPALDI, DA BARTOLOMEI A MANUELA DI CENTA
La sala Protomoteca del Campidoglio è gremita, l’aria condizionata non funziona, i supporters di Alfio Marchini e Silvio Berlusconi scandiscono i loro nomi e sventolano le bandiere.
Loro due, l’ex premier e il candidato sindaco di Roma passano dai “corridoi” interni di Palazzo Senatorio per evitare microfoni e telecamere e si presentano direttamente al tavolo coi busti dei poeti dietro (da Petrarca ad Ariosto) per presentare “la squadra” di Marchini, se l’imprenditore vincerà le elezioni.
Bertolaso applaudito calorosamente
Naturalmente c’è Guido Bertolaso, a cui va l’applauso più caloroso della sala, che per il momento coordina il gruppo di lavoro e che dovrebbe poi essere a capo di un’unità di crisi metropolitana.
Poi Alessandra Atripaldi (avvocato presso la Consob), Pier Luigi Bartolomei (preside della scuola Elis), l’ex campionessa di sci di fondo Manuela Di Centa, il professor Cesare Greco (cadiologo e membro del consiglio scientifico Eurispes), l’urbanista Francesco Karrer, il consigliere di Stato Antonio Malaschini, l’ingegner Manuela Manenti esperta di edilizia scolastica, l’ex vicecomandante della Finanza Ugo Marchetti, Agostino Miozzo, esperto dei processi migratori nel Mediterraneo, l’ex sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, l’esperta di pianificazione sostenibile Mary Prezioso.
Manca in sala Michele Placido, a cui Marchini affiderà un ruolo sulle periferie.
«Tutta la giunta, tutta la squadra lavorerà gratis – ha detto Marchini – sono tutte persone della società civile, sono circa 11 e hanno dato la loro disponibilità a farlo in modo assolutamente disinteressato. Questo è il nostro progetto civico che prende finalmente forma come proposta concreta per far rinascere questa città »
Dice Marchini: «Questa squadra serve a dare subito risposte precise e puntuali ai cittadini. Ad esempio stamattina abbiamo fatto una riunione sulle buche. Io non sono Superman, serve una squadra di fuoriclasse per rivedere il modello di Roma».
«La nostra con Berlusconi è un’alleanza tra liberi. Non ho mai visto un leader accettare una scelta del genere senza porre alcuna condizione ma Berlusconi è un uomo coraggioso e appassionato. Noi dimostrato che il movimento civico non si scioglie come neve al sole ma resta in campo».
E ribadisce: «Senza di noi Marino sarebbe rimasto. A firmare non c’era nè la destra nè i Cinque Stelle. Noi abbiamo un piano ventennale per Roma, la vogliamo riportare ad essere una grande Capitale».
Poi Berlusconi: «Abbiamo trovato un accordo sul movimento civico, perchè non ha altra ambizione se non quella di aiutare Roma a liberarsi dal degrado per farla tornare quella che deve essere: una Capitale. E poi solo Marchini può battere al ballottaggio la candidata dei Cinque Stelle.”
(da agenzie)
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