MARINE LE PEN INDAGATA PER APPROPRIAZIONE INDEBITA DALLA MAGISTRATURA FRANCESE
LA VICENDA RIGUARDA GLI ASSISTENTI AL PARLAMENTO EUROPEO PER UN IMPORTO DI 5 MILIONI DI EURO
Marine Le Pen è ufficialmente indagata per la vicenda degli assistenti al Parlamento europeo : cosìsi apprende al termine dell’interrogatorio della leader del Front National dal giudice Renaud Van Ruymbeke presso la Procura finanziaria di Parigi.
Il suo avvocato, Rodolphe Bosselut, ha detto che «in conformità agli impegni presi durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali, Marine Le Pen ha risposto alla convocazione dei magistrati, i quali l’hanno indagata».
L’accusa a suo carico è di appropriazione indebita. Le Pen avrebbe usato fondi erogati dall’Europarlamento per pagare dipendenti del partito che in realtà lavoravano in Francia e non per attività strettamente connesse a Strasburgo o Bruxelles. Si tratterebbe in totale di 5 milioni di euro, erogati tra il 2012 e il 2017.
Due anni fa la giustizia francese aveva aperto un’indagine, su richiesta del Parlamento europeo, per sospette irregolarità riguardanti il ruolo di una ventina di assistenti del gruppo di destra francese all’Europarlamento.
A febbraio scorso, poi, erano stati iscritti nel registro degli indagati anche Catherine Griset e Thierry Lègier, rispettivamente capo di gabinetto e guardia del corpo della leader del Front National, assunti con un contratto da assistenti parlamentari e accusati in realtà di non svolgere le funzioni per cui venivano pagati.
Lègier è stato poi rilasciato senza che alcuna accusa a suo carico. Più volte sono inoltre stati perquisiti gli uffici della sede del partito, a Nanterre.
Le Pen, eurodeputata dal 2004, era stata convocata dai giudici anche in precedenza. Si era rifiutata di essere interrogata per tutta la durata della campagna elettorale per le elezioni politiche francesi, utilizzando a suo favore la protezione dell’immunità parlamentare europea.
(da agenzie)
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