MARONI LANCIA LA RIVOLTA DEI SALOTTI CONTRO L’IMU E POI FA IL SERVO DEL PDL
DI FRONTE A POCHE CENTINAIA DI PERSONE A VERONA, L’UNICO EX MINISTRO DEGLI INTERNI CONDANNATO PER RESISTENZA A PUBBLICO UFFICIALE SPARA CON LA PISTOLA AD ACQUA: “GUERRA CONTRO IL GOVERNO”… POI TORNA A CUCCIA DA ALFANO
La Lega Nord parolaia dichiara “una guerra istituzionale” al governo e apre il dialogo con il Pdl.
Ma chiede al Pdl di “staccare la spina” all’esecutivo. Solo così i due partiti potranno “ricominciare a parlare” e a spartirsi poltrone.
“Oggi inizia una guerra istituzionale contro il governo”, ha detto Roberto Maroni dal palco del ‘No Imu day’ , in piazza dei Signori a Verona, davanti a poche centinaia di persone, spiegando che oggi “è la protesta dei sindaci, dei cittadini, degli amministratori contro una tassa ingiusta ed è una protesta che si manifesta attraverso azioni concrete ma non finisce oggi con l’Imu: oggi è un giorno simbolico, perchè domani si paga l’Imu ma la protesta continuerà diventerà più forte in autunno”.
Insomma domani paghiamo perchè non si sa mai…poi continuiamo ad abbaiare alla luna: gran rivoluzionario l’unico ministro degli Interni della Repubblica con alle spalle una condanna a sei mesi per resistenza a pubblico ufficiale.
“I nostri sindaci violeranno il patto di stabilità : questa è l’azione che noi faremo per contestare il patto di stabilità che penalizza i sindaci del nord, i sindaci della Padania”, ha aggiunto Maroni.
Bene così verranno commissariati e ce li togliamo dalle palle.
“Oggi comincia un’azione di protesta concreta di guerra istituzionale contro il governo – ha bleffato Maroni- per denunciare le malefatte di un governo che tassa i cittadini, che spreme i cittadini del nord per rifinanziare la Salerno-Reggio Calabria” (come se a percorrerla non fossero poi i padagni in cerca di mare non inquinato)
Maroni ha aggiunto che se il segretario del Pdl Angelino Alfano voterà contro il decreto sviluppo, “la Lega riprenderà a parlare” con l’ex alleato.
Insomma la nuova Lega è pronta di nuovo a vendersi al Pdl in cambio di poltrone.
Maroni, ha ribadito come il provvedimento presentato ieri sia “un decreto con 80 miliardi di balle” (chi meglio di lui se ne intende di balle, in effetti…)
Dal palco del ‘No Imu Day’ parla anche lo zombi Umberto Bossi che dice: “Lo scandalo che ha squassato la Lega Nord prima delle elezioni amministrative è in realtà un attacco dello Stato”.
Certo, a suo figlio è stato lo Stato a dirgli di fottersi i soldi della Lega, come no.
Bossi ha aggiunto: “La Lega e i cittadini del Nord si metteranno in strada verso la secessione”.
Speriamo, cosi finiscono in galera, ma purtroppo non si sono mai visti dei miliardari rischiare il proprio status sociale per la rivoluzione armata.
“Troppo facile aver fatto cadere Berlusconi – ha spiegato Bossi – quando il bilancio andava bene, quando c’eravamo noi i conti quadravano ( quelli della sua famiglia di certo, n.d.r.). Noi non avremmo toccato le pensioni e le case della gente. E’ stato un errore di Berlusconi non aver detto no al governo dei professori”.
Infatti se siamo nella bratta è grazie al fatto che, negli ultimi dieci anni, per ben otto hanno governato personaggi come Bossi.
Il senatur infine ha preferito non commentare il ‘nuovo corso’ della Lega Nord, con Matteo Salvini e Flavio Tosi segretari rispettivamente in Lombardia e Veneto.
“Vedremo, vedremo”, si è limitato a dire Bossi.
Non si fida neanche lui.
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