MARTUSCIELLO OUT: L’EURODEPUTATO DI FORZA ITALIA, VICINO AD ANTONIO TAJANI, NON SI CANDIDERÀ ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CAMPANIA
MARTUSCIELLO, NON ANCORA INDAGATO, È COINVOLTO NEL CHINA-GATE CHE STA TERREMOTANDO IL PARLAMENTO EUROPEO: LA SUA ASSISTENTE, LUCIA SIMEONE, ACCUSATA DI CORRUZIONE, È STATA ARRESTATA PER AVER RICEVUTO UN BONIFICO DA MILLE EURO DAI LOBBISTI DI HUAWEI – LO STESSO MARTUSCIELLO, CHE A BRUXELLES HA REDATTO “EMENDAMENTI FAVOREVOLI” AL COLOSSO CINESE, AVREBBE RICEVUTO QUATTRO BONIFICI DI 3MILA, 1.250, 1.250, 1.200 EURO – L’INTERCETTAZIONE DEL LOBBISTA ITALO-BELGA VALERIO OTTATI: “NOI SPESSO OLTREPASSIAMO IL LIMITE. PAGHIAMO PER GLI EMENDAMENTI”
«Noi spesso oltrepassiamo il limite. Paghiamo per gli emendamenti»: tarda mattinata del 17 settembre 2024, il lobbista italo-belga Valerio Ottati, dal 2019 responsabile per gli affari pubblici europei di Huawei dopo due legislature come assistente parlamentare a Strasburgo, si lascia sfuggire questa confidenza mentre, a bordo di una Volkswagen Tiguan, parla di affari con un collega polacco.
Adesso la conversazione è agli atti dell’inchiesta della Procura federale belga che ipotizza un «patto corruttivo» all’interno delle istituzioni europee per favorire il gigante cinese delle telecomunicazioni nella complessa partita sulla tecnologia 5G. Il colloquio è citato nel mandato di arresto che ha portato in carcere Luciana Simeone, la 48enne segretaria dell’eurodeputato Fulvio Martusciello, capodelegazione di Forza Italia, giunto alla terza legislatura con un bottino personale di quasi 100mila preferenze.
Gli investigatori collegano le parole di Ottati non solo agli altri elementi al centro dell’inchiesta, ma «anche alla redazione da parte dell’onorevole Martusciello di emendamenti legislativi favorevoli a Huawei».
Simeone è sospettata di aver ricevuto, personalmente o per distribuirla a terzi, una parte della presunta tangente di poco meno di 46mila euro che sarebbe stata pagata dai lobbisti vicini a Huawei per la lettera del 10 febbraio 2021, firmata da otto eurodeputati fra i quali Martusciello, diretta a tre commissari europei ed avente ad oggetto la implementazione della tecnologia 5G nella Ue.
La provvista sarebbe stata ricavata attraverso due fatture, rispettivamente del 7 gennaio e del 15 febbraio 2021, per l’importo di 18.450 e 27.500 euro, formalmente intestate a consulenze ma ritenute fittizie, inviate a due società (beneficiarie tra il 2021 e il 2023 di versamenti da parte di Huawei) dal portoghese Nuno Miguel Benoliel de Carvalho Wahnon Martins, ex collaboratore di Martusciello.
La lettera sarebbe stata materialmente redatta da Wahnon e Ottati: il primo avrebbe creato il file, il secondo lo avrebbe modificato per l’ultima volta. Dal conto corrente di Wahnon Martins sul quale era stata accreditata la fattura da 27.500 euro risultano un bonifico di mille euro del 21 febbraio 2021 a Luciana Simeone e quattro bonifici a favore di Martusciello tra il 26 febbraio 2021 e il 10 giugno rispettivamente di 3mila, 1.250, 1.250, 1.200 euro.
(da La Repubblica)
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