MATTARELLA GRAZIA UN ASSASSINO: ORA SI PUO’ SPARARE A CHI TI RUBA L’AUTO
SIAMO CERTI CHE SE I LADRI D’AUTO FOSSERO STATI PADANI E LO SPARATORE STRANIERO, MATTARELLA AVREBBE AVUTO LA STESSA SENSIBILITA’ GIURIDICA
I fatti: la notte tra il 5 e il 6 settembre 2006 Monella, impresario edile di 55 anni, moglie e due figli, villetta in via Verga e dietro l’angolo il capannone della ditta ad Arzago d’Adda, ha ucciso un ladro albanese di 19 anni che aveva tentato di rubargli la Mercedes parcheggiata in giardino, sparandogli una fucilata dal balcone mentre il malvivente scappava insieme a due complici.
Monella è in casa, svegliato nella notte da qualche rumore, insospettivo si alza, si affaccia al balcone e vede i furfanti armeggiare intorno alla vettura.
Afferra il fucile ed esplode un colpo. Il ladro muore, anche se non sul momento.
Condannato a 6 anni e 2 mesi, è entrato in carcere ben 8 anni dopo l’omicidio, dopo i tre gradi di giudizio e ha scontato finora solo un anno di pena.
Ora il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha concesso la grazia anche se parziale, nel senso che Monella andrà ai servizi sociali per i prossimi due anni, mentre avrebbe potuto usufruire di tale possibilità solo dopo aver scontato metà della pena (ovvero non prima di altri due anni).
Cosa che vale per tutti gli altri comuni mortali che non hanno sponsor politici in paradiso.
Monella da allora poteva diventare giusto il simbolo della campagna della Lega sulla giustizia fai da te:, avallata oggi dalla massima autorità dello Stato con un provvedimento che discrimina palesemente altri condannati.
Da quando era in carcere in parecchi comuni leghisti erano stati esposti striscioni con la scritta: “Monella libero”. E, proprio Salvini, aveva raccolto (appena) 10 mila firme a sostegno della grazia. Addirittura il caso piombò a palazzo Madama in pieno dibattito sulle riforme. Con Roberto Calderoli che disse: “Con grazia a Monella, ritiro tutti i miei emendamenti sulle riforme”.
E oggi le istituzioni saldano il debito come legittimamente è peraltro nella loro discrezione.
Siamo certi che se i ladri d’auto fossero stati padani e lo sparatore straniero, Mattarella avrebbe avuto la stessa sensibilità giuridica.
Oggi in Italia è stato fissato un principio: la legge non è uguale per tutti.
Puoi ammazzare un ladro d’auto che non mette neanche in pericolo la tua incolumità , ma solo “la tua roba”, e cavartela con un anno di carcere (e forse anche meno in futuro).
Da patria del diritto a nuovo Far West: con la differenza che nel secondo i colpevoli avevamo almeno la dignità di scontare la pena e non chiedere la grazia.
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