MELONI RINGRAZIA VELTRONI PER IL RICORDO DI SERGIO RAMELLI: “MAI PIU’ MORTI INNOCENTI A DESTRA E SINISTRA”
A PARTE RINGRAZIARE, COSA ASPETTANO “I PROFESSORONI” DI DESTRA A DARE UN SEGNALE ANALOGO?
L’operazione di Walter Veltroni trova un’adesione importante, quella di Giorgia Meloni. L’ex leader dem ha voluto ricordare Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 a Milano da estremisti di sinistra, per ricordare quei troppi morti innocenti, a destra e a sinistra, negli anni 70.
Un’iniziativa che viene apprezzata dalla leader di Fratelli d’Italia che ringrazia Veltroni su Twitter.
“Dobbiamo impegnarci tutti affinchè quegli anni bui, in cui tanti innocenti di destra e sinistra persero la vita, non tornino mai più” scrive Giorgia Meloni.
E fin qui tutti d’accordo, ma una domanda sorge spontanea, al netto di tutti coloro che continueranno a seminare odio: cosa aspettano a destra a dare un segnale analogo a quello di Veltroni?
O ognuno continuerà a celebrare le ricorrenze dei propri morti per altri cento anni, ignorando quelli degli avversari?
Ricordate la visita senza preavviso di Almirante alla salma di Berlinguer, con le ali di folla di militanti comunisti che si facevano da parte per lasciar passare “il nemico”, avendone compreso il nobile gesto che accumunava due grandi leader?
E’ così difficile a destra (come a sinistra) abbandonare manifestazioni folkloristiche a base di saluti romani ( o pugni chiusi) fuori dal tempo e pensare che solo un’Italia unita potrà assicurare un futuro ai nostri figli?
Ci sono tante occasioni per ricambiare il gesto nobile di Veltroni, possibilmente senza selfie o fotografi al seguito.
Ma solo chi non predica odio perchè l’ha vissuto sulla propria pelle pare in grado di capirlo.
Ci vuole coraggio per rompere gli steccati, ci vuole una statura da leader vero, è necessario mettere in conto che ti farai tanti nemici (ne sappiamo qualcosa, nel nostro piccolo).
Per volare alto occorrono le ali, non bastano le felpe e i photoshop.
Occorre amare il proprio Paese.
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