“MI HANNO DETTO CHE ERANO LI’ PER PRENDERE I NAZISTI“
LA TESTIMONIANZA DEL SINDACO DI MELITOPOL, RAPITO DA RUSSI
Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol rapito dai russi lo scorso 11 marzo, ha raccontato il suo rapimento e l’arrivo delle forze di Mosca nella città ucraina. «Sono molto grato alla comunità internazionale e al presidente ucraino per il suo ruolo di mediatore, altri 29 funzionari eletti sono ancora nelle mani dell’aggressore russo» – ha dichiarato Fedorov all’emittente Bfmtv.
«Mi hanno arrestato perché accusato di finanziare il partito radicale ucraino – ha continuato – ma non ne conosco l’esistenza».
Quando l’hanno rapito, l’hanno privato di ogni mezzo di comunicazione e con lui erano presenti altre persone rapite, di cui sentiva le urla per le torture.
Ha poi dichiarato che la ‘moneta di scambio’ per la sua liberazione è stata la sostituzione con nove prigionieri russi. Inoltre, i soldati russi gli avrebbero detto che hanno sentito dire che i veterani della Seconda guerra mondiale erano stati picchiati e che loro erano lì per prendere i nazisti, sottolineando quindi che diversi russi credono alla causa della denazificazione data da Putin.
Lui avrebbe risposto di non averne mai incontrato uno in 30 anni. Fedorov ha infine ringraziato e lodato il coraggio dei cittadini di Melitopol che avevano manifestato contro il suo rapimento.
(da agenzie)
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