MOLLICONE, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE CULTURA, E’ STATO SILURATO DA FRATELLI D’ITALIA: AL SUO POSTO DOVREBBE ARRIVARE IL DEPUTATO-SCRITTORE ALESSANDRO AMORESE
LA MELONI AVEVA MESSO IL “GABBIANO” NEL LIBRO NERO DOPO L’INCHIESTA DI “DOMANI” SUI CONTRATTI E LE COLLABORAZIONI CON LA RUMENA GEORGIANA IONESCU. MEGLIO EVITARE UN ALTRO CASO SANGIULIANO
Quando deputati e senatori di Fratelli d’Italia hanno letto sulla “Stampa” la notizia del siluramento dell’ex “gabbiano” Federico Mollicone dalla presidenza della commissione Cultura della Camera, tutti hanno pensato la stessa cosa: “È la vendetta di Alessandro Giuli”. E invece, questa volta il “dandy cariato” della Cultura non c’entra.
Giuli e Mollicone, notoriamente, non si sopportano. Un odio viscerale, che trabocca e coinvolge anche le famiglie: il mega-scazzo di Mollicone con la sorella di Giuli, Antonella sul caso Spano, a ottobre, è ormai nei libri di storia (con lui che le urla contro: “Che fai, mi minacci?” e lei che lo definisce “Piccolo uomo”).
La rimozione di Mollicone però non sarebbe dovuto al ministro “aberrigeno”. Piuttosto, c’entrerebbe l’inchiesta di “Domani” sui contratti e le collaborazioni firmate dalla Commissione cultura con la bella rumena Georgiana Ionescu, dipendente di “Civita”, importante ente culturale di Roma, che accompagna il fratello d’italia in lungo e in largo per l’Italia.
L’articolo risale al 16 dicembre, e da allora Giorgia Meloni ha messo Mollicone nel libro nero: ora è arrivato il momento di sostituirlo, per evitare un nuovo caso Sangiuliano, con imbarazzi annessi e connessi…
(da agenzie)
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